Coronavirus, in Piemonte arrivano nuove dosi (30mila) del vaccino AstraZeneca

NovaraToday ECONOMIA

Lo ha annunciato l'Unità di crisi della Regione, nel bollettino di aggiornamento dedicato alla campagna vaccinale.

E' in via di distribuzione da ieri, sabato 27 febbraio, sul territorio piemontese la nuova fornitura di 30.500 dosi del vaccino AstraZeneca.

Nei prossimi giorni dovrebbero invece arrivare altre 20.300 dosi di Moderna.

Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 380.930 dosi (delle quali 137.790 come seconda), corrispondenti al 79,3% delle 480.150 finora disponibili per il Piemonte

Intanto, nella giornata giornata di ieri sono state 11.227, tra cui 7.215 ultra 80enni, le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid; a 335 è stata somministrata la seconda dose. (NovaraToday)

Ne parlano anche altre fonti

In un sobborgo di Londra, Walthamstow, il tasso di persone di colore che ha ricevuto il vaccino è pari al 36%, a fronte del 70% tra i bianchi. Ora, diversi Stati chiedono che **i lotti inutilizzati, se rifiutati dagli over 65, siano somministrati ai giovani. (Euronews Italiano)

"Il brevetto si riferisce alla ricerca e alla proprietà intellettuale della ricerca", e "nel caso del vaccino AstraZeneca la proprietà intellettuale è di Oxford. "Sono interessanti i primi dati sull'efficacia del vaccino in vita reale. (Adnkronos)

Insomma la lotta al Covid-19 non rientra nella materia della sanità, che è ripartita fra Regioni e Stato La scelta è stata già fatta solo per le persone che il Covid lo hanno già avuto e sono guarite. (Notizie - MSN Italia)

“Lo stiamo già facendo – ha proseguito Wittum – e siamo disposti ad aumentarlo”. È quello che abbiamo fatto negli ultimi mesi: i 20 stabilimenti di produzione non sono solo nostri”. (LaPresse)

L’azienda farmaceutica, inoltre, si è detta disposta a “cedere le licenze di produzione” del vaccino “per far sì che si possa accelerare. ”È una decisione che deve prendere l’Aifa con il ministero della Salute, ma abbiamo dalla Scozia dati aggiuntivi che possono essere utili. (L'HuffPost)

Intanto, per quanto riguarda il personale docente e non dell’università di Urbino, al momento escluso dalla campagna vaccinale, c’è stato un incontro, ieri in tarda mattinata, con Lucia Di Furia del Servizio Salute della Regione Marche (il Resto del Carlino)