Def, Giorgetti: “Il Superbonus è un mostro che ha distrutto la finanza pubblica”

QuiFinanza ECONOMIA

Il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti è sul banco degli imputati, costretto a difendere il suo sostegno al Patto di Stabilità. Respinto dal Parlamento europeo, Giorgetti ha motivato la sua approvazione del nuovo Patto come un compromesso, seppur un progresso rispetto alle regole di bilancio future. Il Ministro ha spiegato che, data l'assenza di regole definite a livello europeo, il Def riflette il realismo che ha guidato la richiesta dell'Ue di presentare il documento in questa forma. (QuiFinanza)

Su altre fonti

Una soluzione in grado di salvare i conti pubblici senza infliggere danni eccessivi a beneficiari e filiera dell’edilizia. La “quadra” per il superbonus sarebbe l’estensione delle detrazioni su un arco di almeno 10 anni, più del doppio rispetto ai 4 attuali. (Il Fatto Quotidiano)

Diversi emendamenti al decreto approvato il 26 marzo scorso e in discussione presso la commissione finanze del Senato propongono infatti di estendere a 10, oppure a 15 anni, dagli attuali 4, la ripartizione delle detrazioni dell'incentivo. (La Stampa)

Diverse proposte di Fi, Lega, Pd, M5s, Avs e Iv, prevedono, per le spese sostenute nel 2023, la possibilità di ripartire la detrazione, su opzione del contribuente, in "dieci quote annuali di pari importo" (qualcuno chiede fino a 15). (Italia Oggi)

In Commissione Finanze al Senato sono stati presentate diverse proposte di modifica al decreto-legge. (Sky Tg24 )

Bankitalia: il giro di vite sul Superbonus non basta, oltre allo stop delle cessioni è da valutarne l'abolizione pre-termine visti i costi pubblici. (PMI.it)

È la richiesta bipartisan che arriva da svariati partiti in commissione Finanze al Senato, dove è all’esame l’ultimo decreto contenente una stretta al 110%. Nel fascicolo degli emendamenti spiccano proposte per uno ‘spalma-debito’ in questa direzione formulate da maggioranza e opposizione: Forza Italia, Lega, Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva. (L'HuffPost)