Nothing presenta Ear e Ear (a): stile, potenza e AI per le nuove cuffie TWS

In occasione del Q1 Community Update tenutosi oggi a Tokyo, Nothing ha finalmente presentato ufficialmente la nuova linea di prodotti audio composta da due nuovi auricolari TWS: Nothing Ear e Nothing Ear (a). Come da tradizione della nuova compagnia di Carl Pei, questi nuovi dispositivi sono caratterizzati da un design affascinante e delle funzionalità top di gamma che sfruttano anche la tecnologia del momento: l’intelligenza artificiale generativa. (GizChina.it )

Su altre fonti

Queste cuffie non solo sono dotate di cancellazione attiva del rumore intelligente, ma offrono anche un’esperienza audio di alta qualità con potenziamento dinamico dei bassi. (Telefonino.net)

Frutto di un lavoro di costante perfezionamento del design e della progettazione negli ultimi tre anni, i nuovi prodotti audio di Nothing, sottolinea il brand, offrono una user experience di alto livello, sia per gli audiofili che per gli ascoltatori di tutti i giorni. (ilmattino.it)

A true love story Durante la Design Week 2024 Charlotte Guéniau (CEO di RICE) e Floria Fiorucci (co-founder di Love Therapy insieme al fratello Elio), celebrano l’evoluzione di questa magica amicizia nata nel Department Store Fiorucci, luogo in cui i prodotti RICE conquistarono rapidamente il cuore dei clienti. (Il Giornale d'Italia)

L’innovazione audio incontra l’intelligenza artificiale. Durante l’aggiornamento comunitario del primo trimestre, trasmesso in diretta da Tokyo, Nothing ha svelato una rivoluzionaria linea di prodotti audio. (Tech Princess)

La terza generazione delle cuffie del marchio inglese abbandona quest’anno l'identificazione numerica e si suddivide in due diversi prodotti: gli auricolari Nothing Ear pensati per gli audiofili che cercano la migliore qualità del suono e i Nothing Ear (a) di fascia più bassa, ma comunque equipaggiati con avanzate funzionalità come la cancellazione attiva del rumore e l’audio ad alta risoluzione. (Today.it)

Troppa concorrenza, troppa omologazione e pochissimi margini per fare qualcosa di diverso senza avere alle spalle un gruppo gigantesco, che potesse ridurre i costi sfruttando i volumi produttivi. Eppure Carl Pei e la sua Nothing sembrano sulla strada buona: da poco è arrivato l'annuncio del traguardo dei 3 milioni di dispositivi (tra smartphone e wearable) venduti e ora c'è il rilancio. (Corriere della Sera)