Moldova, l’europeista Sandu sconfigge il presidente filorusso. Putin si congratula a tempo record

Il Fatto Quotidiano ESTERI

L’europeista Maia Sandu ha sconfitto al ballottaggio il presidente filorusso della Moldova, Igor Dodon, ed è stata eletta presidente – prima donna a ricoprire questa carica – col 57,75% dei voti contro il 42,25% dell’avversario.

Dodon denuncia brogli – “I risultati preliminari mostrano che la mia rivale ha vinto queste elezioni”, ha affermato Dodon, ripreso dall’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La vittoria di Sandu significa dare la priorità ai legami della Moldavia con l'Ue e con i suoi vicini diretti, Romania e Ucraina", spiega Cristina Gherasimov. La Moldavia ha una nuova presidente: è filo-occidentale, europeista ha 48 anni e incarna la voglia di cambiamento e democrazia espressa dagli elettori. (Euronews Italiano)

Lo sfidante filo-russo Igor Dodon denuncia brogli - LaPresse /CorriereTv. (LaPresse) Maia Sandu, 48 anni, ha vinto le elezioni presidenziali in Moldavia. (Corriere TV)

La probabile vittoria di Sandu, che ha 48 anni, in questa ex repubblica sovietica rischia di creare nuovi grattacapi a Mosca, già alle prese con movimenti di protesta in altri Paesi sotto la sua sfera d’influenza, come la Bielorussia e il Kirghizistan, dopo aver dovuto rinunciare ai suoi legami con l’Ucraina dal 2014. (Gazzetta di Parma)

Le elezioni presidenziali in Moldavia sono terminate e Maia Sandu è il nuovo presidente del paese. E la sua vittoria è un po’ anche una rivincita delle donne in generale così come era già successo, da noi, con l’elezione della prima donna ministro italiana. (Bigodino.it)

Con il 57,75% dei voti, la candidata filo-europea Maia Sandu ha sconfitto il presidente uscente Igor Dodon al secondo turno di elezioni presidenziali. L’affluenza al voto del 52,78% è stata di molto superiore a quella del primo turno (di cui abbiamo parlato qui). (East Journal)

Determinanti per la sua elezioni saranno i voti della diaspora all’estero, almeno 200.000, e quelli della Transnistria. Molti suoi abitanti, però, hanno mantenuto la cittadinanza moldava e, vista l’influenza della Russia, potrebbero votare in sostegno di Dodon. (Il Messaggero)