Banca Popolare di Bari, Uilca Basilicata: “Sia banco di prova per il futuro del credito”

TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno ECONOMIA

Il credito è strumento fondamentale , tenuto conto delle ingenti risorse comunitarie derivanti dalla nuova programmazione 2020-2026 e dalle royalties del petrolio.

“Sia chiaro, specie ai cittadini – ha detto il segretario regionale Castello – noi non abbiamo alcuna colpa per quanto è accaduto alla Popolare Bari.

L’attenzione della Uil di Basilicata è stata ribadita dal segretario regionale Uil, Tortorelli che ha ricordato come nel Manifesto Cgil, Cisl, Uil lanciato nell’attivo del 18 ottobre scorso c’è un “capitolo credito”. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri media

Una newco, a capitale misto-pubblico privato, che raccolga sotto di sé non solo la Popolare di Bari ma anche altri istituti di piccole dimensioni del Sud. E poi i possibili rilievi da parte di Antitrust Ue o Bce di fronte al ritorno dello "Stato banchiere". (La Sicilia)

Fra i nomi che circolano ci sono la Banca Agricola Popolare di Ragusa, alle prese con una pesante eredità di crediti deteriorati, la Popolare Sant'Angelo, la Popolare Vesuviana ma l'elenco non è né certo né esaustivo. (Tiscali.it)

Innanzitutto la resistenza delle banche locali a fondersi in un soggetto controllato dallo Stato. «Vogliamo anche i privati», ha assicurato il titolare del Mef, spiegando che in questa ottica le risorse pubbliche potrebbero essere utilizzate solo in parte. (Lettera43)

Proprio i dubbi sulla situazione della Bari e la sua governance avevano, nei mesi scorsi, bloccato eventuali operazioni di aggregazione pure auspicate dagli allora vertici dell’istituto pugliese. Un soggetto nuovo, a capitale misto pubblico-privato, che raccolga sotto di sé non solo la Popolare di Bari ma anche altri istituti di credito di piccole dimensioni del Sud. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)

La newco, controllata da Mediocredito Centrale, avrebbe vertici autonomi specializzati nella guida di banche commerciali e capaci di gestire anche la fusioni con altri gruppi. Proprio i dubbi sulla situazione della Bari e la sua governance avevano, nei mesi scorsi, bloccato eventuali aggregazione pure auspicate dagli allora vertici dell'istituto pugliese. (Il Gazzettino)

Il piano prevede l’aggregazione di altre banche del Mezzogiorno che già versano in condizioni difficili o comunque siano esposte alla concorrenza sempre più agguerrita da parte dei gruppi maggiori e dell’evoluzione tecnologica. (The MediTelegraph)