Venezia 79, il documentario di Laura Poitras vince la Mostra del Cinema

Di Valerio Cappelli Leone d’Oro a All the Beauty and the Blooshed diretto dall’autrice americana. Tra i premiati anche Cate Blanchett Miglior attrice con Tar e Colin Farrell per la miglior interpretazione maschile Rovesciati tutti i pronostici, a Venezia vince All the Beauty and the Blooshed, il documentario dell’americana Laura Poitras sull’attivista e fotografa Nad Goldin (è la seconda volta in novant’anni che vince un documentario, dopo Gianfranco Rosi premiato nel 2013 da Bernardo Bertolucci). (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Coppa Volpi per Cate Blanchett protagonista del film TAR e Colin Farrell per Gli spiriti dell'isola Premio Speciale della Giuria a Saint Omer di Alice Diop. (Sky Tg24 )

È la seconda volta che succede e questo è molto più di un documentario, racconta una storia con la stessa forza del cinema ricorda il direttore Alberto Barbera alla conferenza stampa di fine Mostra insieme al presidente della Biennale Roberto Cicutto, definendo il palmarès intelligente, più che coraggioso, e che mostra come il cinema di oggi abbia conquistato una sua fluidità. (La Gazzetta di Mantova)

Il racconto di un amore tra cannibali interpretato dai due attori protagonisti Timothée Chalamet e Taylor Russell. Per l’Italia Luca Guadagnino conquista il Leone d’Argento per la migliore regia con Bones and all. (Open)

Venezia 79, trionfa All the Beauty and the Bloodshed. Il Leone d’Oro a una regia femminile non avrebbe fatto notizia, essendo il terzo consecutivo dopo Nomadland di Chloé Zhao nel 2020 e L’événement di Audrey Diwan, sicché la giuria presieduta da Julianne Moore ha al contempo privilegiato l’unico documentario tra i 23 titoli del Concorso. (Il Fatto Quotidiano)

La giuria capitanata dall'attrice Juliane Moore ha scelto di premiare questa pellicola che si è aggiudicata, così, la statuetta d'oro del Festival che si conclude, oggi, dopo dieci giorni di storie di conflitti interiori, di paura della morte, di sogni. (Today.it)

Il film, dedicato a Nan Goldin, attraverso diapositive, dialoghi intimi, fotografie rivoluzionarie e rari filmati, racconta la sua battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da farmaco. (Luce)