Senza pace l’indagine sulla pandemia dell’Oms in Cina: positivi due ispettori, negato l’ingresso da Pechino

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Lo stop di Pechino. Gli altri 15 componenti del team dell’Oms, invece, hanno già raggiunto la città di Wuhan, focolaio dell’epidemia che poi ha messo in ginocchio tutto il mondo.

Cosa sta succedendo in Cina. Un’indagine che, però, arriva in un momento delicato per la Cina, alle prese con focolai sparsi.

Inizia male, anzi malissimo, l’indagine dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che oggi ha inviato un team di esperti a Wuhan, in Cina, per far luce sull’origine del Covid-19. (Open)

Su altri media

Dopo diversi rinvii che hanno suscitato più di una polemica, nelle ultime è arrivato in Cina, e più precisamente a Wuhan, il team dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per indagare sulle origini del Covid-19. (Money.it)

La SITUAZIONE. In Cina torna l'INCUBO CORONAVIRUSLa Cina sta vivendo ore di apprensione in merito alla situazione coronavirus. Da inizio pandemia in Cina si contano 4.635 vittime (in Italia più di 80 mila). (iLMeteo.it)

Gli altri 15 componenti della delegazione, invece, hanno raggiunto come da programma la città di Wuhan, focolaio dell'epidemia trasformatasi in pandemia. Lo si apprende dalle immagini della tv pubblica Cgtn. (Ticinonline)

Covid, il Team Oms arriva in Cina: iniziano gli studi. Intanto stamattina sono arrivati in Cina gli scienziati dell’Oms, pronti a studiare le origini del Covid-19. A trasmettere l’arrivo del team Oms ci ha pensato la Cgtn. (Inews24)

Del team fanno parte esperti di Australia, Stati Uniti, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Russia, Qatar, Paesi Bassi e Vietnam. I due sono stati fermati a Singapore dopo la positività al test anti Covid - LaPresse/AP /CorriereTv. (Corriere TV)

Il gruppo è guidato da Peter Ben Embarek, un esperto dell’Oms sulla sicurezza alimentare e malattie animali che era stato già in Cina a luglio per i lavori preparatori. Tutto questo ha reso la preparazione del viaggio dell’Oms molto macchinosa e rende la missione degli esperti ancora più difficile. (La Repubblica)