Bámigbóyè: l’intaglio e la ritualità della Nigeria del 1900

Le opere di Bámigbóyè. La mostra propone trenta pezzi realizzati dall’artista nigeriano, tra oggetti di divinazione, bastoni cerimoniali e creazioni di influenza islamica.

Alcune sono in prestito dalle collezioni di musei nazionali e internazionali, in particolare il National Museum di Lagos in Nigeria.

Karimah Ashadu in Plateau parla di indipendenza nigeriana. Cosa trasmettono le creazioni di Moshood Olúṣọmọ Bámigbóyè?

Formazione alla conservazione. (Periodico Daily)

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Grandine violenta in Nigeria (Yahoo Notizie)

Le inondazioni in 27 dei 36 Stati della Nigeria e nella capitale hanno colpito mezzo milione di persone provocando 100.000 sfollati e più di 500 feriti; lo stato africano sta combattendo contro le peggiori inondazioni dell'ultimo decennio: da inizio 2022 sono stati più di 500 i morti a causa delle forti piogge che, a più riprese, hanno interessato gran parte della nazione. (iLMeteo.it)

Più di 1,3 milioni di persone sono state sfollate a causa del disastro ambientale. Almeno 340.000 ettari di terreno sono stati colpiti, aggravando i timori di interruzioni dell’approvvigionamento alimentare. (LaPresse)

Le piogge torrenziali hanno provocato inondazioni e smottamenti nella città portuale di Durban e nella provincia di KwaZulu-Natal. 'Adesso siamo noi quelli colpiti' ha dichiarato il presidente Cyril Ramaphosa in visita alle famiglie delle vittime Sale a 253 morti il bilancio aggiornato in Sudafrica per le piogge torrenziali che hanno causato allagamenti, frane e inondazioni nella costa orientale del Paese. (Sky Tg24 )

Il governatore dello Stato Daniel Andrews ha detto che 500 case sono state sommerse dall’acqua, mentre altre 500 proprietà sono circondate da inondazioni e tagliate fuori dai servizi di emergenza Il governatore dello Stato Daniel Andrews ha detto che 500 case sono state sommerse dall'acqua. (LaPresse)

Piogge ininterrotte hanno colpito da settimane l'intero Paese africano. Oltre un milione gli sfollati per un'emergenza che potrebbe durare fino a fine novembre. Si teme per i raccolti, già danneggiati dai conflitti armati nel nordovest Michele Raviart - Città del Vaticano (Vatican News - Italiano)