A Hong Kong voto farsa. Tra arresti e censure la Cina cancella i ribelli

ilGiornale.it ESTERI

Quattro studenti appartenenti al gruppo indipendentista «Studentlocalism» sono stati arrestati mercoledì con l'accusa di aver incitato la secessione.

Nei post, sostiene la polizia, affermano di voler usare ogni mezzo per stabilire una repubblica a Hong Kong e di voler unire tutti i gruppi indipendentisti.

A salvarli non è bastata la decisione, presa poco prima dell'approvazione della nuova legge, di sciogliere «Studentlocalism» a Hong Kong, e di demandare la lotta indipendentista ai suoi affiliati all'estero. (ilGiornale.it)

Su altre testate

Tra loro anche Joshua Wong, il simbolo della battaglia per la libertà. Esclusi 12 attivisti pro democrazia dal rinnovo del parlamentino locale. (La Verità)

La mossa, prontamente elogiata come “necessaria e ragionevole” da Pechino, è duramente criticata dal fronte pro-democrazia, secondo cui il governo sta usando l’emergenza Covid-19 per soffocare le libertà politiche e civili. (L'HuffPost)

Solo 36 ore prima l’Università di Hong Kong si sbarazzava di Benny Tai, licenziando uno dei suoi professori più noti per “cattiva condotta”. Aver violato, con la loro attività sui social network, quella stessa legge sulla sicurezza nazionale condannata con diversi accenti da Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea. (L'HuffPost)

I contagi nell’ex colonia britannica, ha detto, stanno aumentando, e prospettano una “situazione grave della pandemia“. Ieri 12 attivisti erano stati squalificati dalle elezioni e il posticipo del voto rappresenta per tutto il movimento pro-democrazia un colpo durissimo. (Il Fatto Quotidiano)

Questo succede negli stati di polizia». Joshua Wong e altri 11 importanti candidati alle elezioni di settembre per il rinnovo del Parlamento di Hong Kong sono stati squalificati e non potranno partecipare. (Tempi.it)

Il Congresso nazionale del popolo potrebbe intervenire e decidere la formazione della "legislatura provvisoria" nominando dei legislatori a favore di Pechino". Il governo di Hong Kong vuole cancellare le elezioni, non rinviarle: è l'accusa lanciata dal leader dissidente Joshua Wong, via Twitter. (AGI - Agenzia Italia)