Vaccini in azienda, firmato il protocollo col Governo. Si parte a maggio, adesione volontaria

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Gazzetta del Sud INTERNO

Possono così prendere il via le vaccinazioni nei luoghi di lavoro, con il supporto dei medici aziendali e della rete Inail, rivolte ai lavoratori.

Le imprese più piccole possono accordarsi con quelle più grandi o appoggiarsi alle strutture dell'Inail.

Sottoscritto, al tavolo tra governo e parti sociali, il Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti Covid nei luoghi di lavoro. (Gazzetta del Sud)

Su altri media

In alternativa potranno fare ricorso a strutture sanitarie private o avvalersi delle strutture sanitarie dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail). Inoltre sono state chiarite le modalità di reinserimento lavorativo dopo essere risultati positivi al Covid-19 (Wired Italia)

È quanto prevede l’accordo raggiunto nella notte sull'aggiornamento del protocollo di sicurezza Covid e su quello di realizzazione di punti straordinari di vaccinazione nei luoghi di lavoro sottoscritto tra ministeri del Lavoro, della Salute e dello Sviluppo economico con le parti sociali. (Il Messaggero Veneto)

L’adesione alla somministrazione del vaccino dovrà essere totalmente volontaria. Anche la somministrazione del vaccino sarà fatto da operatori sanitari in locali ritenuti idonei, sia interni all’azienda che dei distretti sanitari. (Radio Gold)

Come funziona il protocollo Inail. . approfondimento. Covid, Quando Mi Vaccino? Si tratta di un piano parallelo alla rete ordinaria di vaccinazione, che sarà subordinato alla disponibilità di dosi e che presuppone l'adesione volontaria dei lavoratori. (Sky Tg24 )

Dopo l’ok arrivato dal ministero della Salute con tanto di accordo firmato, le imprese potranno vaccinare i propri dipendenti all’interno delle aziende. L’Inail si è occupato di fissare le regole che dovranno essere seguite e il protocollo è già stato approvato. (ilGiornale.it)

Altra indicazione: bisogna assicurare un piano di turnazione dei lavoratori dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti. Le imprese devono presentare un piano alle Asl con il numero di dosi richieste dai lavoratori: i costi del servizio sono a carico dei datori, il vaccino è fornito dallo Stato. (Il Piccolo)