Gioia Marotta: "Scudetto dedicato a Zhang, seconda stella straordinaria"

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INTER "Inzaghi ha dimostrato di essere bravo e vincente, è lui l'artefice e il lader di questo scudetto" Dopo aver centrato lo scudetto della seconda stella, Beppe Marotta è felice e si concentra subito sulle dediche e sui ringraziamenti. "La dedica principale va a Steven Zhang - ha dichiarato l'ad dell'Inter -. Ha sofferto a distanza e non è qui con noi a gioire". "Le altre dediche sono per i tifosi che ci hanno sempre sostenuto e per Inzaghi, che ha dimostrato di essere bravo e vincente - ha aggiunto -. (Sport Mediaset)

Se ne è parlato anche su altri media

Si autoscagiona Simone Negri, alias SimoJ, che dal 2013 si occupa di gestire la musica nello stadio con le partite interne dei rossoneri: "Vi ringrazio per l’affetto che mi dimostrate sempre ogni partita. (Fcinternews.it)

Tifoso dà un pugno a una giocatrice del Trastevere Biasin a Pellegatti: "Non hai paura della cialda croccante?" (Sport Mediaset)

I giocatori lo hanno seguito e sono stati sempre convinti delle sue scelte. Nel secondo tempo contro il Milan forse si sentivano troppo sicuri, ma la cosa più importante è stata la partita di Istanbul. (fcinter1908)

Tantissimi i tifosi nerazzurri che si sono riversati nel centro della città per festeggiare, tra striscioni, fumogeni e cori di scherno nei confronti dei rivali rossoneri e della Juventus. (ilmattino.it)

Ovvero 16 maggio 1982, in numeri romani. XVI.V.MCMLXXXII Fino alla fine… — Andrea Agnelli (@andagn) April 22, 2024 È questo il modo scelto dall’ex presidente della Juventus, per ricordare su X la data della seconda stella dei bianconeri, ben 42 anni fa, quando un rigore di Brady a Catanzaro sancì la vittoria del campionato all’ultimo turno ai danni della Fiorentina, frenata da un gol annullato per dubbio fuorigioco a Cagliari. (ilgazzettino.it)

Mai e poi mai, soprattutto quel 9 marzo 1908, quando i 44 fuoriusciti dal Milan Cricket and Foot-ball Club fondarono il club nerazzurro al Ristorante dell’Orologio, in Piazza Duomo 22. È ancora sorpasso, 20-19, nei 116 anni di vita di una rivalità che ha contagiato prima la città, poi l’Italia e il mondo. (La Gazzetta dello Sport)