L'inchiesta sul delitto di Anzola, dalla pistola carica alle troppe telefonate: sei indizi da spiegare

il Resto del Carlino INTERNO

– Sono almeno sei i punti della ricostruzione di Giampiero Gualandi che non convincono gli inquirenti del Nucleo investigativo die carabinieri e il pm Stefano Dambruoso. E che, alla luce dell’udienza di sabato, non hanno convinto nemmeno il Gip Domenico Truppa, che pur non convalidando il fermo ha confermato la custodia cautelare in carcere per l’ufficiale di polizia locale con l’ipotesi di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dal legame per la vittima. (il Resto del Carlino)

Su altre fonti

Oltre a questi, ci sono tracce di numerose telefonate fatte da lei a lui quel giorno, tra le 10 e le 15, prima del loro incontro nel suo ufficio al comando di Anzola. (leggo.it)

La 33enne è stata uccisa da un colpo partito dalla pistola di ordinanza dell'ex collega alla polizia locale Giampiero Gualandi, il 16 maggio negli uffici del comando di Anzola. In primis, slitta dal 22 al 24 maggio, con un diverso medico legale, il conferimento dell'incarico per l'autopsia: la Procura di Bologna incaricherà la dottoressa Valentina Bugelli di Parma (e non più Arianna Giorgetti) di eseguire gli accertamenti sul corpo della vittima. (leggo.it)

Non era affatto consueto che Giampiero Gualandi girasse armato. ANZOLA – «Non l’ho mai notato con la pistola in ufficio, vado a memoria, ma in tanti anni l’ho visto portarla, forse, una sola volta». (La Repubblica)

Femminicidio Sofia Stefani, nuovi sospetti su Gualandi. Un collega: “Mai visto armato prima”

Giampiero Gualandi, 62enne ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia, continua a parlare di un incidente. (Fanpage.it)

Come riporta ‘Corriere della sera’ e come documenta ‘Pomeriggio Cinque’, Giampiero Gualandi avrebbe manifestato il suo “dissidio interiore” – parole usate dal gip Domenico Truppa nelle motivazioni del provvedimento di custodia cautelare a carico del 62enne – in una serie di messaggi inviati alla donna. (Virgilio Notizie)

Slitta dal 22 al 24 maggio, con un diverso medico legale, il conferimento dell’incarico per l'autopsia su Sofia Stefani (nella foto qui sotto), 33enne uccisa da un colpo partito dalla pistola di ordinanza dell’ex collega alla polizia locale Giampiero Gualandi, il 16 maggio negli uffici del comando di Anzola. (Gazzetta di Parma)