Il neo ministro Nordio: "Pena non è solo carcere, per detenuti anche sport e lavoro"

Today.it INTERNO

Il neo ministro della Giustizia del governo Meloni Carlo Nordio non ha dubbi su quale sia la priorità del Paese: le condizioni delle carceri, intese come infrastrutture, condizione dei detenuti e del corpo della polizia penitenziaria. È infatti proprio oggi, in occasione della presentazione del calendario della polizia penitenziaria all'Università Roma Tre, che il Guardasigilli ha detto: "La certezza della pena, che è uno dei caposaldi del garantismo, prevede che la condanna debba essere eseguita ma questo non significa solo carcere e soprattutto non significa carcere crudele e inumano. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri media

1' DI LETTURA PALERMO – “La nomina di Carlo Nordio alla Giustizia aveva fatto sperare in un atteggiamento garantista del Governo Meloni. Se le anticipazioni giornalistiche di oggi fossero vere, ci troveremmo davanti a una pesante involuzione in senso giustizialista anche su questo fronte”. (Livesicilia.it)

“Sono anni che come sindaci e come Anci segnaliamo che la genericità del reato di abuso di ufficio rappresenta per gli amministratori locali un problema, un rischio e alla fine perfino un limite al nostro dovere di assumere decisioni nell’interesse della comunità. (Il Fatto Quotidiano)

Il tavolo del nuovo ministro della Giustizia deve reggere il peso di dossier che si sono accumulati per anni. Carlo Nordio, approdato in via Arenula da meno di una settimana, è l'osservato speciale. (L'HuffPost)

Le carceri "sono la mia priorità"’. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, arrivando alla presentazione del calendario della Polizia penitenziaria, che si svolge all’Università ‘Roma Tre’. (Adnkronos)

Un manifesto programmatico quello che il neoministro della Giustizia Carlo Nordio annuncia ai cronisti entrando all'Università Roma Tre per la presentazione del calendario della polizia penitenziaria. Il sovraffollamento è uno dei nodi da dipanare, un'emergenza sulla quale si è soffermata anche Giorgia (Secolo d'Italia)

Abolirlo no, modificarlo forse. L’abuso d’ufficio torna a far discutere la politica, all’indomani delle dichiarazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che al Dubbio ha confermato la volontà di modificare o abolire l’articolo 323 del codice penale per liberare i sindaci dalla cosiddetta “paura della firma”. (Il Dubbio)