IL RETROSCENA ROMA Leggerezza dell'Inps o attacco hacker? Restano altre 48 ore

Il Gazzettino INTERNO

Vale a dire un sistema di memoria temporanea per cui un portale web piuttosto che ricreare una pagina ogni volta che viene richiesta dall'utente, replica una versione precedente della stessa.

In poche parole un caos enorme nonché la più grande violazione dei dati personali della storia italiana su cui bisogna fare chiarezza subito.

Leggerezza dell'Inps o attacco hacker?

Sanzione che, data la «responsabilità patrimoniale dell'ente», fatta salva la possibilità di rivalersi poi su dipendenti e dirigenti, dovrebbe pagare proprio Inps. (Il Gazzettino)

Se ne è parlato anche su altre testate

Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che tra l'altro ha rimproverato Matteo Salvini poiché a suo giudizio avrebbe " soffiato sul malcontento ". Il portale è andato letteralmente in tilt, tra scambi di persona e pubblicazione dei dati privati degli utenti: un serie di eventi che ha fatto presagire a un attacco hacker. (ilGiornale.it)

Le visualizzazioni vengono aggiornate quotidianamente e rispecchiano fedelmente i dati di KPI6. Dai dati così ottenuti vengono ricavate visualizzazioni grafiche grazie a programmi di terze parti come Instagram o flourish. (Metro)

Secondo Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, il loro sito è stato hackerato e per questo motivo si è verificato un data breach davvero grave, che ha esposto i dati sensibili di numerosi utenti. Troppe richieste per il bonus da 600 euro hanno causato un data breach del sito Inps, non è chiaro se sia stato hackerato o meno. (Notizie.it )

Fin dalle prime ore del 1 aprile migliaia di italiani stanno cercando di collegarsi sul sito dell’INPS e avviare la procedura per la richiesta del bonus. Impossibile, il server non risponde! (Redazione Imprese News)

+++. +++. Il sito dell’Inps ha fatto splash questa mattina, dopo un avvio apparentemente normale, proprio nel giorno in cui è stata aperta la procedura per la richiesta del bonus che il decreto Cura Italia destina agli autonomi. (Startmag Web magazine)

Scorrendo le varie tabelle, si può scoprire che nel 2011 sono stati erogati importi pari a più di 200 milioni di euro – per l’esattezza, 204.586.659 – distribuiti tra 22 società. Dal 2005, dunque, il sito è costato più di 325 milioni di euro, di cui più di 200 nell’ultima gara d’appalto. (Secolo Trentino)