“Il Commissario Ricciardi”, viaggio nella Campania anni ’30 della nuova fiction Rai con Lino Guanciale

All'ex base Nato di Bagnoli invece sono stati ricostruiti la scenografia di Via Toledo e parte degli interni del Teatro San Carlo.

"Il Commissario Ricciardi" è una potente contaminazione di generi - poliziesco, mystery e melò - per un racconto coinvolgente che indaga sul senso ultimo della vita e del dolore.

Protagonista è Luigi Alfredo Ricciardi, trent'anni e commissario della Mobile di Napoli.

Per lo stesso motivo ha deciso di rinunciare all'amore, anche se l'amore arriva ugualmente, inaspettato e struggente. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sei episodi da 100’ in prima visione su Rai 1 a partire da lunedì 25 gennaio, Lino Guanciale torna protagonista della grande fiction Rai, questa volta con una serie tratta dai romanzi de “Il Commissario Ricciardi” di Maurizio de Giovanni, editi da Giulio Einaudi Editore. (Il Messaggero)

Con l’operazione di Ricciardi, davanti e dietro la macchina da presa, portano in tv la Napoli degli anni ’30 ammantata da un’atmosfera noir. La Napoli di Ricciardi. Iniziate nell’estate del 2019 le riprese si sono svolte tra Taranto, città borbonica dove sono stati i ricostruiti i vicoli dei Quartieri Spagnoli e il Rione Sanità, e Napoli. (NapoliToday)

Diretta da Alessandro D'Alatri, la nuova serie con Lino Guanciale "Il commissario Ricciardi" è un viaggio nella Campania anni ’30. "Il Commissario Ricciardi” è una potente contaminazione di generi - poliziesco, mistery e melò - per un racconto coinvolgente che indaga sul senso ultimo della vita e del dolore. (Video - La Stampa)

E' stata girata a Taranto dal 23 maggio al 20 luglio 2019 per le prime 9 settimane con l'impiego di 80 lavoratori pugliesi. (Cosmopolismedia)

Il look molto diverso dal solito con cui lo vedete è ovviamente dovuto al film che sta girando in questo momento, Il primo giorno della mia vita di Paolo Genovese. Il tutto in poco più di 6 minuti. (ComingSoon.it)

E' in grado di vedere gli spettri delle vittime di morte violenta che gli svelano, ripetendo ossessivamente, l’ultima frase detta o pensata prima di essere uccisi. (RAI - Radiotelevisione Italiana)