Un bambino su 4 in guerra o calamità,59mln nel bisogno

la voce d'italia ESTERI

– ROMA, 4 DIC – Un bambino su 4 sul pianeta vive in Paesi in guerra o colpiti da disastri naturali.

– I conflitti restano le cause principali, oltre a fame, malattie infettive ed eventi meteorologici estremi legati al cambiamento climatico, che costringono altri milioni di persone a cercare aiuti salvavita”.

Mai l’infanzia era stata così massicciamente colpita e l’Unicef si appresta a lanciare per il 2020 la più grande raccolta fondi di sempre: 4,2 miliardi di dollari, quanti ne servono per portare aiuto nel corso del prossimo anno a ben 59 milioni bambini in situazione di bisogno in 64 Paesi del mondo. (la voce d'italia)

Su altri giornali

Con il denaro che spera di raccogliere, l’Unicef intende curare da malnutrizione acuta grave 5,1 milioni di bambini, vaccinare contro il morbillo 8,5 milioni di bambini e fornire accesso ad acqua potabile, per uso domestico e per l’igiene personale a 28,4 milioni di persone. (Lettera43)

Secondo le stime dell’UNICEF sono circa 59 milioni i bambini che versano in situazione di bisogno in 64 Paesi del globo. (ilMetropolitano.it)

per i quali l'Unicef stima necessari aiuti per 864,1 milioni di dollari. Vorrebbe infine raggiungere e garantire la partecipazione alle rispettive società di 49 milioni di bambini e adulti a rischio. (Corriere Delle Alpi)

Si tratta del maggiore appello ai donatori mai fatto, superiore di 3,5 volte rispetto ai fondi richiesti nel 2010. Segue lo Yemen (535 milioni di dollari), la Siria (294,8 milioni di dollari), la Repubblica Democratica del Congo (262,7 milioni di dollari) e il Sud Sudan (180,5 milioni didollari). (In Terris)

"Un numero 'storico' di bambini costretti a lasciare le proprie case necessita urgentemente di protezione e supporto. (Tiscali.it)

“Un numero storico di bambini costretti a lasciare le proprie case necessita urgentemente di protezione e supporto. Si tratta del maggiore appello ai donatori mai fatto, superiore di 3,5 volte rispetto ai fondi richiesti nel 2010. (Meteo Web)