La "turbina della discordia": così Berlino aggira le sanzioni contro Mosca

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I due problemi, quello della turbina Siemens in riparazione in Canada, Paese in cui è stata costruita, e quello della chiusura del gasdotto nel Mar Baltico, si sovrappongono.

Su quest'ultimo fronte, come scritto su queste colonne, la Germania e l'Europa temono che la Russia possa scatenare la guerra energetica indiscriminata.

La vicenda riguardante la turbina della discordia segnala la complessità dell'era presente e anche la rottura che inizia a intravedersi nel fronte occidentale delle sanzioni: e Berlino appare, oggi più che mai, l'anello debole del contenimento anti russo

Mosca, dicono, sta scegliendo di armare il flusso di gas come rappresaglia per le sanzioni". (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri media

L'associazione ucraina è "estremamente delusa dall'annuncio del governo canadese che concederà un permesso revocabile e limitato nel tempo a Siemens Energy Canada per consentire la restituzione della turbina riparata di Nord Stream 1" Chiede quindi a Siemens Energy di contribuire "a porre fine alla guerra contro l'Ucraina e smettere di vendere prodotti e servizi alla Russia (Milano Finanza)

(LaPresse) – Il ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina “ha dovuto convocare il rappresentante del Canada nel nostro Paese a causa di un’eccezione assolutamente inaccettabile dal regime sanzionatorio contro la Russia”. (LAPRESSE)

"La decisione sull'eccezione alle sanzioni sarà percepita a Mosca esclusivamente come una manifestazione di debolezza. E ora, non c'è dubbio che la Russia cercherà non solo di limitare il più possibile, ma di chiudere completamente la fornitura di gas all'Europa nel momento più acuto", ha aggiunto Zelensky. (Trentino)

Negli ultimi giorni a Berlino sono aumentati notevolmente i timori di un blocco totale al flusso di gas russo: da ieri, lunedì, il Nord Stream 1 è infatti fermo per una manutenzione annuale di routine. (Il Fatto Quotidiano)

"Ora, non c'è dubbio che la Russia cercherà non solo di limitare il più possibile, ma di chiudere completamente la fornitura di gas all'Europa nel momento più acuto. La Russia non ha mai rispettato le regole nel settore energetico e non giocherà ora a meno che non veda la forza", le parole del Presidente ucraino Zelensky in un video postato sui social. (ilmessaggero.it)

Dietro alla scelta di cedere alla Russia sulla turbina c'è la grande industria tedesca? "Non mi aspettavo che la Germania cedesse così presto" afferma in un'intervista al Corriere della Sera Yuriy Vitrenko, amministratore delegato di Naftogaz, società ucraina di gas. (L'HuffPost)