Renault, il cda sceglie Luca De Meo come DG. L'ex pupillo di Marchionne prenderà il posto di Bolloré

Quotidiano di Puglia ECONOMIA

Una nomina che arriva alla vigilia dell’accordo per la fusione tra l’altra grande casa francese, Psa e Fiat Chrysler, atteso prima di Natale.

De Meo, scrive Le Parisien, è infatti vincolato ad una clausola di non concorrenza con Volkswagen, la casa madre di Seat.

Renault sceglie Luca De Meo, ex pupillo di Sergio Marchionne, come direttore generale, al posto di Thierry Bolloré che ha lasciato l’incarico l’11 ottobre scorso. (Quotidiano di Puglia)

La notizia riportata su altri giornali

La caduta del Muro di Berlino e il tramonto del comunismo in Europa, per il liberalismo significò il consolidamento di speranze e aspettative per l’affermazione di società aperte in cui lo Stat [...] (Lo Spiffero)

Nel 2009, dopo varie esperienze tra cui quella in Toyota e Fiat, ha raggiunto il gruppo Volkswagen, prima della nomina al vertice di Seat, nel 2015. De Meo, scrive Le Parisien, è infatti vincolato ad una clausola di non concorrenza con Volkswagen, la casa madre di Seat. (Giornale di Sicilia)

O almeno, questo è ciò che riporta la stampa francese, per cui il cda della Régie si sarebbe già espresso in maniera inequivocabile. Si vedrà: intanto, l'ipotesi torna utile per ripercorrere la carriera del top manager attraverso alcuni modelli nati sotto la sua stella. (Quattroruote)

Il manager italiano, poliglotta, ha oltre 25 anni di esperienza nel settore automotive, dove ha lavorato per 10 marchi appartenenti a quattro gruppi automobilistici, il primo del quale fu proprio Renault, ed ha partecipato al lancio di oltre 50 modelli. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il manager italiano, da un brillante passato in FIAT al rilancio di 500 ed attualmente a capo di SEAT, potrebbe essere il nuovo presidente Renault. Secondo il Sole 24Ore la stampa francese è pressoché certa che Luca de Meo, 52 anni, potrebbe essere il prossimo presidente Renault. (Info Motori)

Una carica che De Meo accoglierà come una nuova irrinunciabile sfida, pur combattuto tra la riconoscenza nei confronti di Marchionne e quella verso Fiat, la società che gli aveva consentito il vero salto professionale. (Forbes Italia)