Stati generali della Natalità, cos'è l'evento in cui è stata contestata la ministra Roccella: chi partecipa e quanto durano

Stati generali della Natalità, cos'è l'evento in cui è stata contestata la ministra Roccella: chi partecipa e quanto durano
ilmessaggero.it INTERNO

Contestazione a Roma nei confronti della ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, in occasione della quarta edizione degli Stati generali della Natalità. «Vergogna, vergogna!» hanno gridato alcuni giovani dalla platea non appena la ministra ha iniziato a parlare, mostrando dei cartelli. Una di loro è stata poi invitata a salire sul palco: «Sui nostri corpi, decidiamo noi». Alla fine, la Roccella ha abbandonato il palco: subito sono arrivati messaggi di vicinanza da parte di diversi esponenti politici, tra cui il Capo dello Stato Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La ministra per la Famiglia Eugenia Rocella contestata agli Stati generali della Natalità in corso a Roma. "Vergogna, vergogna!, hanno urlato alcuni giovani dalla platea appena Roccella ha preso la parola, esponendo alcuni cartelli (Il Sole 24 ORE)

Il Presidente della Repubblica ha telefonato alla ministra della Famiglia e della Natalità per la Famiglia per esprimerle tutta la sua solidarietà solidarietà per quanto accaduto agli Stati (Secolo d'Italia)

Sistema Toti, nuovi filoni d'indagine e c'è anche l'ipotesi di finanziamento illecito da parte dell'amministrazione di Esselunga Francesco Moncada e Maurizio Rossi, l'editore della testata Primocanale fa. (Repubblica TV)

Stati Generali della natalità, Roccella contestata: «Vergogna»

ROMA (l'Adige)

La ministra della Famiglia Eugenia Roccella è seduta sul palco degli Stati Generali della Natalità 2024. Un gruppo di una cinquantina di studentesse e studenti che fanno parte del movimento transfemminista Aracne è in platea e dà il via a una dura contestazione (La Stampa)

Quando Gigi de Palo, presidente della Fondazione della Natalità, ha passato il microfono a Roccella, un gruppo di persone presenti in sala ha iniziato a fischiare, scandendo lo slogan: «Sul mio corpo decido io». (Corriere TV)