Giovane picchiato selvaggiamente a Crotone, le parole della madre e gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda

Virgilio Notizie INTERNO

20enne picchiato in Calabria, il racconto della madre: “Mi ha detto ‘mamma ti voglio bene'”. La donna ha anche menzionato le ultime parole del giovane prima di salire in ambulanza: “Mamma ti voglio bene”, ha detto, prima di perdere i sensi

22enne aggredisce un coetaneo a Bologna, la vittima è un tifoso del Bologna. Il giovane, si apprende, è un tifoso del Bologna.

È successo a Crotone alcuni giorni fa (per la precisione, il giorno 11 agosto) a Davide Ferrerio, 20 anni, proveniente dall’Emilia Romagna e in vacanza in Calabria. (Virgilio Notizie)

Ne parlano anche altre testate

L’aggressore è stato individuato e fermato dalla polizia; insieme a lui altre due donne, presenti durante la colluttazione, risulterebbero denunciate per favoreggiamento. La Calabria è la terra della bellezza e dell’accoglienza, e un delinquente non può sporcare l’immagine della nostra Regione. (StrettoWeb)

Il mister: "Ti aspettiamo a Casteldebole appena starai meglio". Il ventenne di Bologna, grande tifosi rossoblù, lotta fra la vita e la morte. (il Resto del Carlino)

E, in particolare, a tutti coloro che, anche a Ferragosto, sono impegnati, dal mare alla collina ai monti, nell’accoglienza di chi ha scelto la nostra regione. – “Approfitto per fare un augurio di buon Ferragosto ai calabresi e ai tantissimi che hanno scelto la nostra regione per trascorrere le vacanze. (Quotidiano online)

Come istituzione, siamo pronti a costituirci parte civile, al fianco della famiglia di Davide, nei procedimenti giudiziari che ci saranno contro l’aggressore”. Ha affermato in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria (Il Lametino)

«Desidero inviare la sincera solidarietà della Regione alla famiglia Ferrerio – prosegue Occhiuto – e gli auguri di pronta guarigione al ventenne bolognese, pregando affinché questa brutta storia possa avere un epilogo positivo. (Corriere della Calabria)

Nicolò Passalacqua resta in carcere, indagato per tentato omicidio. Questi elementi, secondo Forciniti, emergerebbero sia dalla ricostruzione dell’aggressione effettuata nel corso delle indagini (anche attraverso le immagini di videosorveglianza) che dalla relazione del medico legale ausiliario del pm (Iacchite)