Coronavirus, il bollettino di oggi 1 marzo

Vesuvius.it INTERNO

Aumenta il numero di Regioni/Province Autonome classificate a rischio alto, mentre diminuisce il numero di quelle classificate a rischio moderato o basso.

Coronavirus Italia, il bollettino di oggi 1 marzo: contagi, positivi, guariti e morti a livello nazionale nelle ultime ventiquattro ore.

Anche qui, la diminuzione del contagio è da attribuire al successo della campagna vaccinale condotta sulle categorie sanitarie nella prima fase

LEGGI ANCHE –> Sanremo, annunciata una super ospite: è amata da tutti gli italiani. (Vesuvius.it)

Su altri giornali

«L'Italia si sta colorando di arancione, l'r-t è salito per la presenza delle scuole aperte e la maggiore socialità, dove le scuole hanno riaperto prima i contagi sono risaliti prima. Siamo distanti dai numeri chiesti dal Cts per chiudere le scuole, ma dobbiamo aspettare quei numeri per chiudere? (L'Arena)

La risalita dei contagi preoccupa il presindente del Veneto Luca Zaia, che nel corso della consueta conferenza stampa ha fornito l'incidenza dei tamponi positivi sul totale di quelli fatti nelle ultime 24 ore, che si è attestata al 5.7%. (Verona Sera)

"Sono 603 i positivi riscontrati in veneto nelle ultime 24 ore, ma l'incidenza cresce ancora ed è al 5,70%. E la presenza delle scuole aperte conta, pesa sul contagio. (La voce di Rovigo)

Dopo l’impennata dei contagi tra dicembre e gennaio che aveva portato i posti letto occupati dai pazienti Covid a 500 in tutta la provincia, con tutti i reparti disponibili impegnati, a febbraio la progressiva discesa. (Il Mattino di Padova)

Ma non possiamo permetterci di arrivare a quei numeri, dobbiamo rivedere i parametri prima Luca Zaia oggi, lunedì 1 marzo, alle 12.30 torna in diretta dalla sede della protezione civile di Marghera per fare il punto sull'emergenza Covid in Veneto. (Il Giornale di Vicenza)

Il valore più alto è stato registrato fra i 13-19 anni, poco meno di 200 casi ogni 100mila abitanti, mentre nei più piccoli è minore. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, l’incidenza dei contagi da coronavirus accertati tra i giovani (sotto i 20 anni) ha superato quella tra gli adulti. (Il Fatto Quotidiano)