Rai, il sì alle nomine dei direttori di rete sull'asse 5S-Meloni. Protestano Lega e Pd

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(La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

L’amministratore delegato della Rai aveva infatti prefigurato prima di Natale di voler procedere solo con le nomine dei vertici delle reti, non toccando i direttori dei telegiornali. Le nomine per le direzioni dei Tg sono attese dopo le consultazioni elettorali in Emilia Romagna e Calabria del prossimo 26 gennaio. (Il Riformista)

Dopo aver optato per il voto disgiunto, chiesto ieri dal consigliere Laganà, il consiglio di amministrazione ha espresso i propri pareri (non vincolanti) sulle proposte di nomina dell'ad Rai Fabrizio Salini. (Adnkronos)

Una situazione che anche gli storiografi delle faccende Rai stentano a rintracciare negli annali. Le nomine passano e il Piano va avanti ma nessuna unanimità e maggioranze molto risicate. (Corriere Delle Alpi)

Ritengo che votare indistintamente e nel complesso tutto il pacchetto significherebbe valutare profili che meritano sostegno unitamente ad altri sui quali invece possono sussistere perplessità”. Il consigliere Riccardo Laganà ha inviato una richiesta ai componenti del cda in vista della riunione di domani. (L'HuffPost)

Insomma, un gruppo che di strada ne ha fatta tanta, e che ora viene catapultato da Salini nelle poltrone che contano. Ma non un Rossi qualsiasi che porta un cognome forse più diffuso tra gli italiani, ma Rossi Giampaolo, romano, classe 1966, consigliere d’amministrazione in quota Fratelli d’Italia e profondo conoscitore della tivù pubblica. (Lettera43)

Alla guida della Distribuzione, dovrebbe essere indicatoOra la palla passa al cda che dovrà esprimersi sulle nomine. Al momento c'è molta incertezza sull'esito. (Leggo.it)