Morte di Luana D'Orazio: barriera di protezione, tutor e gli altri dettagli da chiarire – L'Arno.it

il Giornale INTERNO

Forse Luana non si è nemmeno accorta di quello che stava accadendo ed è stata, in un attimo, inghiottita dal macchinario, a partire dal braccio destro.

Se vi sia stato qualche errore umano o se vi siano delle responsabilità per eventuali manomissioni dei sistemi di protezione.

L’ipotesi è che il meccanismo di protezione possa essere stato manomesso per velocizzare i tempi durante il lavoro.

Luana D’Orazio è rimasta stritolata in un macchinario, l’orditoio, al quale stava lavorando, come faceva ogni giorno in un’azienda tessile di Montemurlo (il Giornale)

Su altri giornali

L'orditoio in cui è morta Luana. Sulla pagina Facebook di Luana Coppini molte fotografie sono dedicate all'Orditura Ora e qui voglio esprimere solo il mio dolore assieme ai miei familiari e a tutti coloro che con me lavorano in azienda”. (La Repubblica Firenze.it)

Giorno dopo giorno aumentano le iniziative a sostegno della famiglia di Luana D'Orazio, la ventiduenne operaia di un'azienda tessile di Oste di Montemurlo risucchiata dal rullo di un orditoio durante il suo turno di lavoro. (Il Manifesto)

L’opinione pubblica nazionale non ha neppure asciugato le lacrime per l’ennesima morte sul lavoro che se ne è subito presentata un’altra, altrettanto grave. Il macchinario in questione, probabilmente interessato da un malfunzionamento, è oggetto di sequestro e di indagine presso la Procura di Busto Arsizio per accertare definitivamente la dinamica dell’incidente. (CheNews.it)

La Calabria è penultima per dosi di vaccino somministrate Della platea complessiva, l'80% ha ricevuto la prima dose e il 56% anche la seconda. (Yahoo Notizie)

APPROFONDIMENTI TOSCANA Morta sul lavoro a Prato, due indagati per il decesso di Luana PRATO Luana D'Orazio, il pm di Prato: «Verificheremo la. Luana Coppini, titolare dell'azienda di Prato in cui lavorava Luana D'Orazio, la 22enne morta sul posto di lavoro lo scorso 3 maggio, esprime la sua volontà di sostenere la famiglia e il figlio di 5 anni della vittima. (Il Messaggero)

La titolare dell'azienda e l'addetto alla manutenzione dell'orditoio in cui lavorava Luana D'Orazio, la giovane mamma morta a 22 anni nell'azienda tessile di Oste di Montemurlo (Prato), sono indagati oltre che per omicidio colposo anche per il reato di «rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro». (leggo.it)