Perché accendiamo le candele alla Candelora?

Aleteia INTERNO

Anche quest’anno si avvicina il 2 febbraio e la Chiesa si prepara a festeggiare la Candelora, una delle ricorrenze più antiche e più amate della cristianità. Ma quali sono, in effetti, le origini di questa festa, e quali sono le motivazioni dietro la particolarissima usanza di distribuire candele benedette, in occasione della ricorrenza che (non a caso) porta il loro nome, nel linguaggio colloquiale? L’antica festa di Hypapante, nella Gerusalemme dei primi secoli Tutto inizia con Egeria: quella che, col sorriso sulle labbra, mi verrebbe da definire la più antica travelblogger della Storia Cristiana. (Aleteia)

La notizia riportata su altre testate

La Candelora è una festività che risale a tempi antichi, celebrata ogni 2 febbraio e radicata sia nella tradizione contadina che in quella religiosa. Il nome deriva dalla consuetudine cristiana di benedire le candele, simbolo di luce e uscita dalle tenebre dell’inverno. (Radio Roma)

Segnata dal risveglio della luce, secondo la tradizione sarebbe premonitrice della bella stagione. – La Candelora, che cade il 2 febbraio, è una festa che è stata prima pagana, risalirebbe infatti all’antica Roma, per essere poi assorbita dal Cristianesimo. (LA NAZIONE)

Poiché è una festa tradizionalmente religiosa, il 2 febbraio durante la Messa si benedicono le candele, tradizionalmente bianche, simbolo di “luce per illuminare le genti“. Il giorno della Candelora è celebrato il 2 febbraio dalla Chiesa Cattolica ed è legato alla Presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme e alla Purificazione della Beata Vergine Maria. (Calabria Magnifica)

Ma cos’è e perché si chiama così? Nella religione cristiana, si festeggia la presentazione di Gesù al tempio quaranta giorni dopo la sua nascita e per molte comunità la Candelora è vista come una sorta di rito che simboleggia la luce e l’uscita dalle tenebre. (Il Corriere di Alba, Bra, Langhe e Roero)

Le origini della celebrazione Quaranta giorni dopo il Natale, la Chiesa celebra la festa della Presentazione di Gesù al Tempio. In oriente questa celebrazione è chiamata “festa dell’Incontro” (hypapanté). (Info Cilento)

Con questa giornata, si mette definitivamente da parte la festività del Natale. Il termine deriverebbe dal tardo latino candelorum, festa delle candele, in riferimento all’accensione delle stesse. (Fremondoweb)