Giovanna Marini, vivere la musica | Francesco Memo

Giovanna Marini, vivere la musica | Francesco Memo

Ci sono canzoni di Giovanna Marini che una volta che le ascolti, una volta che sono entrate nel tuo orizzonte sonoro, puoi essere certo che non ne usciranno più. È difficile dire se sia per il timbro, i colori inconfondibili della sua inconfondibile voce – strumento musicale incredibilmente duttile ed esteso – o se per la capacità di intessere linee melodiche imprendibili su schemi apparentemente semplici. (doppiozero)

Se ne è parlato anche su altri media

Una vita densa, caratterizzata da un insolubile rapporto con la musica sin dalla nascita, drammaticamente segnata da un padre scomparso subito ma che, come la mamma, ha fatto in tempo a trasmettere alla propria figlia la passione verso la magia del suono e del canto, accompagnati con la sua inseparabile chitarra per raccontare l’esistenza e la sofferenza dei più deboli. (Collettiva.it)

Fu Francesco De Gregori, nell’album seminale “Titanic” del 1982, a far riscoprire ai distratti ragazzi dell’epoca, in “L’abbigliamento di un fuochista” la voce inconfondibile di Giovanna Marini, punto di riferimento per chi in quegli anni amasse ancora seguire la storia della canzone popolare, con la sua tradizione, le hit persino, che erano tornate in vita grazie ai movimenti degli studenti fra i ‘60 e i ‘70 che le cantavano in coro la sera all’osteria. (La Stampa)

Basterebbe riascoltare “I treni per Reggio Calabria”, oppure “Lamento per la morte di Pasolini”, per cogliere fra i brividi la grandezza assoluta di un’artista come Giovanna Marini, scomparsa a ottantasette anni nella sua Roma, dopo una breve malattia. (articolo21)

Bella ciao, l'ultimo saluto a una grande musicista, ricercatrice e cantante

Sono alcuni, forse i più belli insieme alla loop di chitarra classica su cui poggia l’intera composizione, delle decine di versi che formano la più bella canzone politica italiana di sempre: “I treni di Reggio Calabria”, 1975, autrice per musica e testo Giovanna Marini (L'HuffPost)

E c’è anche un brano, uno degli ultimi, che ha inciso due… (La Repubblica)

Bella ciao, l’ultimo saluto a una grande musicista, ricercatrice e cantante | In In Orizzonti | Di Di Franco Fabbri (Strisciarossa)

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