L'ultimo Craxi non è un santino

Anche quando si tratta di biografie, l’arte rimane metafora e parla dell’esistenza di uno per raccontare aspetti che riguardano quella di tutti.

L’ultimo Craxi non è un santino: è soltanto un uomo.

Mi spiego: il cinema, come ogni altra espressione artistica, non è offerto in sostituzione dell’opera di un giudice o della critica storiografica.

Narrare le ultime tappe della vita di Bettino Craxi, infatti, non assolve (e, nell’eventualità, non potrebbe condannare) il politico. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Aveva scelto questa chiave". Per approfondire leggi anche: Stefania Craxi ospite a Domenica In. Racconta il padre Bettino a venti anni dalla sua scomparsa. (Corriere dell'Umbria)

Non si tratta di un film politico, ma piuttosto incentrato sul lato umano di una persona che ancora oggi desta pareri contrastanti. Compare anche Claudia Gerini, nei panni dell'amante di Craxi, donna innamorata che non si arrende all'evidenza: il suo amato è ormai vecchio e malato, incapace di ricambiare la sua passione. (L'Unione Sarda.it)

L’impresa è avvincente, ma non facile, specie in un Paese che con la memoria di Craxi non ha evidentemente ancora chiuso affatto i conti. Le fiction sulle cose vere lasciano sempre un retrogusto amaro, specialmente in chi quella storia l’ha vissuta personalmente”. (L'HuffPost)

Hammemet è ambientato quasi interamente nella vitta tunisina di Bettino Craxi. News Cinema. Immagini tratte dal film di Gianni Amelio, secondo miglior incasso dei cinema italiani nel weekend, nelle quali riecheggiano le contestazioni e le monetine dell'Hotel Raphael. (ComingSoon.it)

di Paolo Desogus*. Gianni Amelio non è l'ultimo arrivato e ha indubbiamente realizzato un buon film, interpretato peraltro da un ottimo Pierfrancesco Favino. Mi pare che allora il film di Amelio riesca nell'intento di raccontare la vicenda di Craxi nella prospettiva del dopo, ovvero di quella seconda repubblica che in termini politici ha superato in peggio la prima, sotto ogni punto di vista. (L'AntiDiplomatico)

Su questo punto Sorgi è molto netto ed esaustivo. I rapporti tra Di Pietro e il console Semler erano stati fitti sia prima che nella fase calda dell'inchiesta. (Il Gazzettino)