Hamas-Israele, decisive le prossime 48-72 ore. Netanyahu: "Entreremo a Rafah con o senza accordo"

Secolo d'Italia ESTERI

È bassa la possibilità di un accordo Israele-Hamas che porti alla liberazione degli ostaggi, che da giorni è sul tavolo dei negoziati in Egitto per evitare l'operazione militare a Rafah. La pensa così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Decisive saranno le prossime 48-72 ore in attesa di una (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, in visita in Israele, ha suggerito allo Stato ebraico "altre soluzioni" piuttosto che attaccare Rafah, l'ultima cittadina nel sud della Striscia di Gaza dove ci sono un milione e mezzo di sfollati, e allo stesso tempo ha esortato Hamas ad accettare l'intesa, perché in caso contrario mostrerebbe che non gli importa nulla del destino dei palestinesi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Cosa succederebbe in Medio Oriente il giorno dopo la possibile intesa per una tregua a Gaza è la classica domanda da un milione di dollari: nessuno in realtà sa rispondere, ma non mancano gli elementi per tentare delle previsioni. (ilGiornale.it)

Yayha Sinwar e Benjamin Netanyahu arrivano alla resa dei conti con la consapevolezza di chi sa di essere a un momento di svolta. Ognuna con delle ottime motivazioni, ma anche con effetti negativi che possono rivelarsi disastrosi per sé stessi. (ilmessaggero.it)

Hamas risponderà oggi alla proposta per il cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi rapiti in Israele nell'attacco del 7 ottobre. I colloqui per una tregua tra Israele e Hamas sono in stato avanzato ma le parti restano distanti sulla questione chiave se la fine della guerra nella Striscia di Gaza debba essere passo integrante dell'accordo. (Reggio TV)

Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza, considera la proposta di intesa per una tregua come "una trappola". Secondo Sinwar, "la proposta sul tavolo non è una proposta egiziana, ma una proposta israeliana sotto mentite spoglie". (La Gazzetta del Mezzogiorno)