Un mare di sbarchi. Nel Mediterraneo +83% in un anno: ecco i dati Frontex

Il Primato Nazionale INTERNO

Prova ne sono i dati forniti oggi da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, relativi agli attraversamenti irregolari delle frontiere Ue nel 2021, in considerevole crescita.

Anche in questo caso Frontex registra infatti un incremento rispetto al 2020

E’ attraverso di essa che sono stati registrati, nel 2021, un terzo dei passaggi di frontiera irregolari: 65.362, con una crescita addirittura dell’83%. (Il Primato Nazionale)

Su altre fonti

The figures peaked in the second half of the year as migratory pressure focused first on the Lithuanian border and shifted thereafter to the Polish and Latvian borders The Central Mediterranean route was again the most-used migratory route to Europe in 2021, accounting for one-third of all reported illegal border-crossings. (agenzia giornalistica opinione)

Nel 2021, i siriani sono rimasti la nazionalità più segnalata, seguiti da tunisini, marocchini, algerini e afgani. (BELGIO) (ITALPRESS) – Secondo i dati preliminari raccolti da Frontex, il numero totale di attraversamenti illegali delle frontiere nel 2021 è stato di poco inferiore a 200.000, il numero più alto dal 2017. (Il NordEst Quotidiano)

Così come nel 2020, nel 2021 le donne hanno continuato a rappresentare meno di un arrivo su dieci, con un calo significativo della loro quota rispetto al 2019. Uno di questi fattori che ha definito il 2021 è stata senza dubbio la situazione ai confini con la Bielorussia. (Lo Speciale)

L’aumento è del 36% rispetto al 2019 e del 57% rispetto al 2020, anno pesantemente segnato dai lockdown. I tunisini sono la nazionalità più presente su questa rotta, insieme ad egiziani (cresciuti di sette volte) e ai bengalesi del Bangladesh (GameGurus)

Si tratta di un aumento del 36% rispetto al 2019 e del 57% rispetto al 2020, quando era stato notevole l’impatto delle restrizioni per il Covid-19. Così come nel 2020, nel 2021 le donne hanno continuato a rappresentare meno di un arrivo su dieci, con un calo significativo della loro quota rispetto al 2019. (EnnaOra)

In questo contesto, il Mediterraneo è rimasta la via “più utilizzata, contando per un terzo rispetto a tutti gli attraversamenti illegali delle frontiere”. Ciò suggerisce che fattori diversi rispetto all’aumento delle restrizioni sulla mobilità globale siano causa dell’incremento della pressione migratoria” (Futura News)