Incredibile in Russia: la notizia terrorizza i menestrelli degli Usa. Può essere il punto di rottura | Diego Fusaro

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La notizia riguarda il fatto che McDonald’s, la nota catena di paninoteche ultra globalista, starebbe per abbandonare o già avrebbe abbandonato la Russia di Putin.

Un mondo cioè finalmente aperto a un multiverso di pluralità anche identitarie sottratte alla presa mortifera del monopolarismo statunitense.

Essa infatti sarebbe il primo passo verso la creazione di un mondo finalmente diverso, finalmente sottratto al colonialismo unilaterale di matrice atlantista. (Radio Radio)

Ne parlano anche altre fonti

(afp). Starbucks si aggiunge così a multinazionali come Exxon mobil e British american tobacco, che hanno già annunciato che lasceranno il Paese La compagnia di Seattle ha 130 negozi in Russia, che sono operati dal gruppo Alshaya per licenza, con circa 2mila impiegati nel Paese. (la Repubblica)

Le aziende occidentali si ritirano un pezzo alla volta (anche se molte altre società, italiane incluse, rimangono in Russia: qui l’articolo completo). Starbucks aveva già sospeso tutte le attività commerciali nel Paese dall’8 marzo, inclusa la spedizione di prodotti. (Corriere della Sera)

Russia, così è cambiata la vita. Certo, non si può dire che questa grande fuga da Mosca non stia costando gravi perdite per tutti. McDonald's - la cui apertura in Russia nel 1990 è stata un fenomeno culturale - si è ritirata completamente dopo l'invasione dell'Ucraina. (ilmessaggero.it)

Per molti, questa è la fine di un'epoca e di una Russia così com'è stata conosciuta dalle generazioni più giovani. Il gigante del caffè americano segue le orme di Exxon Mobil e British American Tobacco, tra gli altri, ma anche Renault, che hanno deciso di ritirarsi dal mercato russo dopo l'invasione di Putin in Ucraina. (ilGiornale.it)

Background. Starbucks ha aperto per la prima volta in Russia nel 2007, inaugurando il suo centesimo negozio nel paese nel 2015. Oggi, in una nota inviata ai dipendenti, Starbucks ha annunciato la chiusura di tutte le sue attività commerciali in Russia. (Forbes Italia)

Si stima che l’addio alla Russia sia costato circa 55 milioni di dollari, con una gestione dei ristoranti che era ormai diventata insostenibile L’accordo con Govor. Manca ancora la firma nero su bianco, ma quello tra Govor e McDonald’s è un patto ormai fatto. (QuiFinanza)