David di Donatello: Paola Cortellesi trionfa, miglior regista Garrone

A dimostrare che questa 69a edizione dei David di Donatello fosse di segno femminile, basterebbe il fatto che a correre con ben diciannove candidature ci fosse il filmdiretto da una donna, l’esordiente Paola Cortellesi, con protagonista una donna e i diritti delle donne.Anche in questo segno ieri mattina al Quirinale si è tenuto il tradizionale incontro con i candidati ai premi, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella (Il Centro)

Ne parlano anche altre fonti

Un vestito rosso fiammante come i colori dell’Africa e un sorriso smagliante. «Un film di grandissima qualità che non può fare a meno di trascinarci d… (La Repubblica)

Classifiche consigliate Dalle gag di Biggio sul red carpet agli inevitabili messaggi politici, passando da Milena Vukotic e Mahmood, Francesco Alò ci fa la sua cronaca della serata. (BadTaste.it Cinema)

C’è ancora domani, ma l’oggi poteva essere più lusinghiero: David dello spettatore, quale primo incasso del 2023, David giovani, … (Il Fatto Quotidiano)

Officiata dal presidente di sinistra che ha fatto un discorso apparentemente istituzionale, in realtà molto chiaro per chi ha voglia di intendere: il cinema è faccenda di sinistra, altre voci, altre ispirazioni non rilevano, non vanno calcolate, e in quanto di sinistra il cinema deve essere lasciato libero – nessun controllo, dice Mattarella, almeno in questa circostanza – di sviluppare la sua propaganda, si capisce adeguatamente sovvenzionato dallo Stato che anche in questo modo alimenta se stesso. (Nicola Porro)

Un momento di "vibrante vitalità", rappresentato dalla presenza di film "molto belli che avrebbero potuto tutti vincere". "La serata - afferma - così come la mattina al Quirinale dal Presidente Mattarella, è stata una prova di vitalità del cinema italiano e della sua capacità di essere protagonista dei nostri tempi". (Adnkronos)

E negli occhi l’immagine dell’Italia e della comunità che lo ha accolto nel 2009. È così, con questo dualismo, che convive da 15 anni Kouassi Pli Adama Mamadou, quarantenne, attivista e leader del movimento migranti e rifugiati di Caserta, premiato ai David di Donatello per il film “Io Capitano” del regista Matteo Garrone, che a lui si è in parte ispirato per raccontare questa storia. (ilmattino.it)