I Sindaci sfidano il governo in difesa dei figli delle coppie omogenitoriali, in piazza il 12 maggio a Torino?

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Ascolta l'articolo Famiglie Arcobaleno aveva chiesto la ‘disobbedienza’ dei sindaci d’Italia, dinanzi alle intimidazioni del governo Meloni sulle registrazioni all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali. E i sindaci stanno rispondendo. Dopo Padova, Verona, Napoli, Mira, Bologna e Roma, altre città sono pronte alla mobilitazione e alla ‘disobbedienza’. Secondo quanto riportato da LaRepubblica, i sindaci d’Italia starebbero lavorando ad un documento unitario da inviare al governo e ad una manifestazione nazionale, dal titolo “Le città per i diritti“, che si potrebbe tenere il 12 maggio a Torino. (Gay.it)

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Quello è un vecchio film, con svariati e inutili remake nel corso della Seconda Repubblica, e nessuno intende girarlo di nuovo. Ma il protagonismo dei sindaci progressisti delle grandi città è un fatto politico. (la Repubblica)

L’Europa ci guarda e non è un bello spettacolo. C'è «assolutamente il rischio di una 'orbanizzazione' dell'Italia. Questa è la paura che sta dietro molti degli sviluppi che vediamo. Ci possono essere sviluppi contrari allo Stato di diritto in Polonia e Ungheria, ma l'Italia è un Paese fondatore e uno dei più grandi dell'Unione». (L'Espresso)

L'evento in agenda per il 12 maggio. Le associazioni Lgbt apprezzano: “Qualsiasi iniziativa è utile”. I radicali incalzano: “Registrino comunque i piccoli all’anagrafe” (La Repubblica)

"Nell’attesa di una legge, noi Sindaci ribadiamo la volontà di agire collettivamente nell’esclusivo interesse dei minori, procedendo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, non riconducibili a una gestazione per altri": è quanto affermano in una dichiarazione congiunta i sindaci di 7 grandi città. (Fanpage.it)

TRENTO. "Chiediamo un incontro urgente con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi". Ma, iniziative organizzate che vedono protagonista il centrosinistra, si levano voci critiche anche nel centrodestra, come quella del sindaco leghista di Treviso, Mario Conte, presidente dell'Anci Veneto. (l'Adige)

Sulle trascrizioni dei figli delle coppie gay i sindaci tirano dritto: per il momento non si fermeranno. A parlare è Stefano Lo Russo, primo cittadino di Torino, la città che assieme alla rete dell'associazionismo e la società civile sta guidando l'iniziativa dei Municipi per i diritti dei bambini delle coppie Lgbt+, che ha raccolto consensi e adesioni anche nelle più grandi città d'Italia. (L'HuffPost)