La “Festa de su Populu sardu” al circolo “Su Nuraghe” di Biella

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La “Festa de su Populu sardu” tocca anche Biella, con il circolo “Su Nuraghe”. Nella sede sociale, ieri sera, una serata aperta dal saluto del presidente Battista Saiu che ha ricostruito i fatti risalenti al 28 aprile 1794, con la cacciata del viceré Vincenzo Balbiano con tutta la sua corte e gli impiegati non sardi al seguito. Le parole di Saiu sono state evidenziate dall’esecuzione di "Su patriotu sardu a sos feudatarios", inno noto anche come "Procurade 'e moderare barones sa tirannia". (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altre testate

Alessandra Todde per Sa Die: "Sforziamoci di costruire, progettare, inventare ciò che vogliamo la nostra isola diventi". Accorato discorso della governatrice sarda per Sa Die de sa Sardigna: "Sa Die de sa Sardigna non è e non deve essere un giorno di parole roboanti a compensazione degli altri 364 giorni dell’anno. (Casteddu Online)

La sera di sabato 27 aprile 2024, vigilia della data ufficiale (28 aprile), nella sede del Circolo Culturale Sardo, è stata celebrata a Biella la “Festa de su Popolu sardu”. (newsbiella.it)

«Un’opera - spiega Cristiano Sabino, dell’associazione Sa Domo de Totus - che è l’ombelico attorno a cui ruota un progetto che coinvolge i licei Azuni, Figari e Castelvì, coi loro studenti, dieci associazioni, il Comune». (L'Unione Sarda.it)

Tuttavia, come in ogni racconto che si rispetti, anche questa delizia naturale nasconde un altro lato della medaglia che merita attenzione. Questi frutti succulenti sono una fonte eccellente di fibra, vitamine e minerali. (SofiaOggi.com)

In occasione della “Giornata del popolo sardo” – istituita dal Consiglio regionale della Sardegna con la Legge Regionale 14 settembre 1993, n. Quello di oggi è un giorno cruciale per la storia della Sardegna, da 230 anni. (Calcio Casteddu)

Il 28 aprile è una data carica di significato per la Sardegna, un giorno in cui la storia e la lotta per l’indipendenza della nazione sarda si intrecciano: il 28 aprile 1794 – “Sa Die de s’aciapa” –, con la cacciata dei Piemontesi da Cagliari e dall’Isola, fu un momento cruciale della seconda fase dei moti rivoluzionari sardi. (Italia che Cambia)