La maglia di FdI sul palco di Pescara, l’imbarazzo dei manager Frattasi e Pontecorvo

Corriere della Sera INTERNO

Di Rinaldo Frignani Le interrogazioni in Parlamento sul capo della cybersicurezza e il presidente di Leonardo che hanno preso parte alla manifestazione di Fratelli d’Italia ostentando le t-shirt elettorali del partito della premier Meloni. Descalzi e Minniti si erano rifiutati Sabato a Pescara, sul palco di FdI: da sinistra, il capo della cybersecurity Bruno Frattasi, Isabella Rauti, Guiiodo Crosetto, Giulio Tremonti e il presidente di Leonardo Stefano Pontecorvo Imbarazzo per essere finito al centro di una bufera politica insieme con il presidente di Leonardo, ex Finmeccanica, Stefano Pontecorvo, senza quasi nemmeno essersene reso conto. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

«Il nome Vincent è beneaugurante, ricorda un po' Van Gogh. Ma comunque dai, siamo in una fase di grande creatività della vita politica nazionale», dice il governatore. (Corriere)

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ironizza sulla proposta della premier Giorgia Meloni di scrivere solo il suo nome di battesimo sulla scheda elettorale per le Europee: "Lo faceva Leonardo, ricorda De Luca che poi, sulla conferenza programmatica di FdI a Pescara, aggiunge: "Vedere manager pubblici costretti a indossare la maglietta di Fratelli d'Italia, per fare atto di vassallaggio, è stata una cosa da brividi". (Repubblica TV)

Che dire? Stiamo per arrivare al capolinea e il clima è sempre più incandescente. La situazione è magmatica su tutti i fronti. (Terzo Tempo Napoli)

"Sull'autonomia gli esponenti di Governo continuano a raccontare frottole. Ho ascoltato Piantedosi qualche giorno fa e ha voluto iscriversi anche lui nell'elenco dei frottolari". Così Vincenzo De Luca a margine della presentazione del progetto per l'ospedale di Castellammare. (Ottopagine)

Siamo in una fase di grande creatività della vita politica nazionale». «In genere era Leonardo che si chiamava solo con il nome. (ilmattino.it)

Ma mi pare un po’ esagerato dire in campagna elettorale: scrivete Vincenzo. “Il nome Vincent è beneaugurante, ricorda un po’ Van Gogh. (Il Fatto Quotidiano)