Valeria Golino a Cannes parla dell'«Arte della gioia»: «La mia Goliarda Sapienza autrice scabrosa e libera»

Valeria Golino sale in cattedra per un atteso Rendez Vous, una lezione di cinema come l’ha fatta in apertura di festival Meryl Streep e come, nel gran finale di sabato prossimo, toccherà a George Lucas. E nello stesso giorno presenta tra gli applausi il primo dei sei episodi della serie, seducente e raffinata, che ha tratto dal grande romanzo di Goliarda Sapienza L’arte della gioia (Einaudi), uscito postumo e diventato un best-seller ancora oggi, a cento anni dalla nascita della scrittrice. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altre fonti

Cannette Cadenza libera di Gabriele Niola Il nostro podcast quotidiano dal Festival di Cannes, a cura di Gabriele Niola Io alle volte desidero che più persone potessero vedere i film francesi di Cannes o anche i film tedeschi che si vedono in concorso alla Berlinale, per rivedere le considerazioni sui film italiani che si vedono a Venezia. (BadTaste.it Cinema)

Come da tradizione, iniziata oltre trent’anni fa, nel 1993, sabato 25 maggio, la Polizia locale curerà la traslazione del simulacro della Madonnina delle Grazie dal santuario di San Pietro in Silki alla cattedrale di San Nicola. (SARdies.it)

L’attrice e regista presenta al Festival “L’arte della gioia”, una serie Sky che sarà al cinema in due parti, dal 30 maggio. La storia è tratta dal romanzo postumo e scandaloso di Goliarda Sapienza, scrittrice siciliana di cui ricorrono i cento anni dalla nascita (OGGI)

Un lavoro affascinante, che sa mettere in scena un personaggio femminile stratificato, rivoluzionario, mai prono alle pastoie del proprio tempo. (quinlan.it)

Se le serie tv, qui sulla Croisette, non fossero fuori concorso L’arte della gioia di Valeria Golino, che dopo il successo di Furiosa impone a Cannes un altro nome-simbolo della dicotomia femminile, quello della protagonista Modesta, potrebbe aspirare alla Palma per la regia e per l’ensemble del cast (e del restò uscirà prima al cinema, il 30 maggio e il 6 giugno). (Elle)

C'è il nuovo Conte di Monte-Cristo sulla Montee des Marches a Cannes, con il film di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte a rinverdire l’eterno mito di Alexandre Dumas con Pierre Niney nel ruolo di Edmond Dantès che vide trionfare l’ormai ingombrante Gerard Depardieu. (Il Centro)