Ponte di primavera, occupato il 79% delle camere in hotel. Le destinazioni più gettonate

Il Sole 24 ORE INTERNO

Tasso di occupazione al 79% nonostante il meteo incerto. Nel lungo week end della Liberazione sono attese 5,6 milioni di presenze, 400mila in più rispetto lo scorso anno, negli hotel grazie anche ai massicci arrivi di turisti stranieri. Così l’incoming ad aprile vale il 56% del mercato. Ancora meglio la situazione nelle città d’arte dove il tasso di occupazione arriva all’89%. È quanto rivela una indagine realizzata dal Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti sulle principali piattaforme di prenotazione online. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

Nel ponte lungo dal 25 aprile al primo maggio le Cinque Terre si confermano meta prediletta dei turisti in Liguria, con le strutture occupate per circa il 90% delle disponibilità in particolare a Vernazza e Corniglia, dove ad oggi si registra il 5% di camere libere, il Ponente segue a poca distanza con l'85% delle disponibilità esaurite, Genova registra dati record con oltre il 94% delle strutture ricettive sold-out. (La Repubblica)

Turismo e vacanze in terra barocca. Nei ponti vacanzieri tra il 25 aprile e il 1° maggio c’è anche Ragusa tra le mete più richieste dagli italiani. La nostra città assume un ruolo centrale, in Sicilia, nelle preferenze di viaggio degli italiani, come conferma la classifica elaborata da Holidu, portale di prenotazione di case e appartamenti vacanza. (RagusaOggi)

Nelle 750 strutture dell’Isola arriveranno vacanzieri sia per il 25 aprile sia per il primo maggio confermando così la Sicilia tra le mete più ambite. Per i lunghi ponti di primavera negli agriturismi siciliani si registra il boom di prenotazioni. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Maurizio Rustignoli gestisce il Bagno Bologna di Punta Marina. «Siamo passati da un fine settimana in cui la gente chiedeva ombrelloni e granite a oggi, con le persone in spiaggia col piumino». (La Repubblica)

“L’occupazione media delle camere delle nostre strutture associate – dice Patrizia Candela, presidente della Sezione Turismo di Confindustria Siracusa – supera il 70%. (Travelnostop.com)

Potremmo sintetizzare la faccenda con un’esortazione («compagni, uscite dalla bolla») o con una constatazione più scanzonata e sorridente («agriturismo batte antifascismo»). Ma la sostanza – per chiunque guardi le cose senza pregiudizi e senza lenti ideologiche – è fin troppo chiara: mentre appunto la bolla politico-mediatica, la bubble, è calda-rovente-sovreccitata per la mobilitazione contro il fascismo (inesistente), una larghissima maggioranza di italiani è assolutamente fredda sul tema, anzi sta proprio da un’altra parte, sia con la mente che con il corpo. (Liberoquotidiano.it)