Genova, ciclisti contro bimbo disabile: lite sul treno

IL GIORNO INTERNO

È accaduto lo scorso fine settimana su un treno regionale fermo alla stazione di Genova Vesima, secondo quanto riferito dalla donna L'intervento della capotreno, ha riferito Trenitalia, ha risolto la situazione.

La società ha espresso rammarico per il diverbio con i ciclisti ed ha cercato di mettersi in contatto con la madre per esprimerle solidarietà

Genova - Diverbio su un treno tra una donna con un figlio autistico e due ciclisti che occupavano l'ingresso di un vagone rendendo difficoltosa la salita dei passeggeri. (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nella categoria Esordienti secondo anno, secondo posto per Matteo Verdirame e quinto per Corrado Spataro. Inoltre, sei ciclisti dell’Asd Multicar Amarù Reiwa Engine sono stati convocati per i campionati italiani assoluti in programma a Boario Terme nella seconda domenica di luglio. (Quotidiano di Ragusa)

Il tutto si è svolto molto velocemente, il treno è stato fermo ed è ripartito da Vesima dopo 6 minuti Un altro episodio d'intolleranza a bordo di un treno secondo quanto riferisce Marco Macrì, pompiere e portavoce delle 1.200 famiglie con bimbi disabili in attesa di cure. (GenovaToday)

Trenitalia ha espresso rammarico per lo sgradevole episodio e ha provato a mettersi in contatto con la donna per manifestare la propria solidarietà Una situazione che ha richiesto l’intervento della capotreno affinché i due ciclisti, che hanno insinuato che il bimbo non fosse davvero disabile, fossero fatti scendere dal vagone. (Virgilio Notizie)

Mi mostri i documenti” di Erica Manna. Una mamma costretta a dimostrare la disabilità del bimbo di cinque anni perché due ciclisti con biciclette non volevano spostarsi (La Repubblica)

Non è la prima volta che un episodio del genere si verifica in treno Il figlio della donna, secondo quanto riportato dai colleghi Ansa, stava nel frattempo avendo una crisi di nervi dettata dallo stress della situazione. (Napoli.zon)

Così una mamma ha chiesto al capotreno di intervenire al fine di far sedere suo figlio, affetto da una severa forma di autismo. I posti, però, erano occupati da due ciclisti ai quali la donna, Maria Tarzia, ha chiesto di spostarsi per poter far sedere il piccolo. (Nanopress)