Franceschini, in CdM non c'erano le condizioni per l'ok al Piano innovazione

Rai News INTERNO

"Oggi non c'erano le condizioni per approvare in Consiglio dei ministri il Piano per l'Innovazione digitale.

E' quanto si apprende da fonti del ministero dell'Innovazione in merito alla polemica sul ruolo di Davide Casaleggio nel piano per l'innovazione del governo.

Il Piano per l'Innovazione tecnologica e digitale del Paese subisce uno stop nel Consiglio dei ministri che si è tenuto oggi.

I ringraziamenti vanno a 18 interlocutori che hanno discusso con il ministro su temi generali di innovazione e digitalizzazione". (Rai News)

Se ne è parlato anche su altre testate

Bugani è l’ultimo anello di congiunzione, e potrebbe dimettersi. Ora c’è chi parla di una rottura tra i due, tenuta segreta visto che i 5 Stelle sono in crisi. Secondo uno scenario del Corriere della Sera, il figlio del fondatore, Davide Casaleggio avrebbe appena annunciato a Grillo la sua decisione di non coprirgli più le spese legali. (Il Primato Nazionale)

Secondo la ricostruzione, il contratto con la Casaleggio Associati è stato siglato il 7 giugno 2018, con il governo gialloverde appena formato. La stessa azienda ne dà poi 600mila a Casaleggio e 240mila al blog di Grillo. (QUOTIDIANO.NET)

Il ministro Pisano si era già schermita all'atto della sua nomina nel governo Conte 2 asserendo: "Io il braccio di Casaleggio per esportare Rousseau? Per fare chiarezza sul rapporto tra il ministro Pisano e quella che sembrerebbe una consulenza alla Casaleggio, presenterò un'interrogazione parlamentare. (Rai News)

Basta andare su qualsiasi sito di viaggi e facilmente si può verificare in Sardegna viaggiano tante tante compagnie". (Qui News Elba)

Prezzo: 600 mila euro con alcune clausole legate al raggiungimento di determinati risultati. 10 MILA EURO AL MESE PER UNO SPOT. Secondo Corriere della Sera, la Stampa e il Messaggero, che hanno ricostruito la vicenda, si tratterebbe di due accordi diversi. (Lettera43)

E durante gli accertamenti sui pagamenti eseguiti dai finanziatori sospetti sono emersi i rapporti con le società di Grillo e Casaleggio. Contratti per promuovere il marchio, che raggiungono quasi il milione di euro. (Il Messaggero)