Arriva la settimana dei test gratuiti per Hiv ed epatiti virali, ecco dove e quando

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Questi trattamenti pur non “guarendo” permettono però, se assunti sempre e correttamente, di sopprimere la carica virale presente nel sangue.

Le persone con HIV sono stimate, invece, in circa 2,2 milioni, di cui almeno il 25% è inconsapevole del proprio stato sierologico.

Secondo UNAIDS e OMS la non consapevolezza del proprio stato è oggi all’origine di gran parte delle nuove infezioni.

Le sedi e i volontari LILA saranno in campo in nove città italiane con ben ventisette appuntamenti, rafforzando per tutta la settimana della ETW l’offerta di test per HIV e HCV rapidi, anonimi e gratuiti. (Gay.it)

Se ne è parlato anche su altri media

L’incidenza di nuove diagnosi HIV tra i giovani di età inferiore a 25 anni ha mostrato un picco nel 2017. Ciò implica una nuova gestione del paziente HIV cronico. AUMENTANO I CASI DI HIV NELLA FASCIA ADOLESCENZIALE – Negli ultimi anni si è verificato un calo di attenzione sul tema dell’HIV. (IN DIES)

Ugualmente l’assenza di infezioni da HIV a seguito di incidenti con scambio di sangue in contesti lavorativi sanitari tra pazienti/operatori con HIV, ma in terapia efficace e carica virale non rilevabile, e pazienti/operatori HIV-negativi fornisce l’evidenza che anche in ambito diverso da quello sessuale, una persona con HIV in terapia da almeno sei mesi e con viremia non rilevabile (< 200 copie/ml) non deve essere oggetto di precauzioni particolari o di limitazioni alla propria attività lavorativa. (Fuoriluogo.it)

L’iniziativa è denominata “HIV LATINA CHALLENGE 2019 U=U” ovvero “undetectable equals untrasmittable”, che in italiano può essere tradotto come “sieropositivo ma non infettivo”. (LatinaToday)

Al contrario, chi non conosce il proprio stato sierologico, rischia di logorare per anni il proprio sistema immunitario e di trasmettere, inconsapevolmente, il virus ad altre persone. Secondo UNAIDS e OMS la non consapevolezza del proprio stato è oggi all’origine di gran parte delle nuove infezioni. (BariToday)

– Trenta nuove infezioni da Hiv. Al Goretti abbiamo purtroppo avuto anche il decesso di un uomo giovane di 36 anni”, spiega la professoressa Miriam Lichtner, infettivologa, docente presso la Sapienza e dirigente della Uoc di malattie Infettive del Goretti. (Lunanotizie)

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