Grande Torino, Sandro Mazzola e il 75esimo anniversario della tragedia di Superga: "Passai dal paradiso all'inferno"

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All'improvviso nel '49 passai dal paradiso all'inferno. Ma tutto questo amore del popolo granata e dei bambini di oggi del Toro mi rende felice, mi riempie il cuore. In qualche modo dà anche un senso al tutto, a una tragedia altrimenti senza fine come un labirinto angosciante". È questo uno dei passaggi più toccanti dell'intervista rilasciata a Tuttosport da Sandro Mazzola nel giorno del 75esimo anniversario della tragedia di Superga, ". (Eurosport IT)

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ANNIVERSARIO – Sono esattamente 75 anni oggi dalla tragedia dello schianto di Superga, quando i giocatori del Torino persero la vita per un incidente aereo al rientro da un’amichevole in Portogallo persa per 4-3 contro il Benfica. (Inter-News)

A 75 anni dalla tragedia di Superga che rese immortale il Torino, Sandro Mazzola mette insieme i flash che gli fanno tornare alla mente suo papà Valentino, il capitano di quella squadra leggendaria :"Mi ricordo quando mio papà mi vestiva con la divisa del Toro e mi portava a centrocampo per schierarmi con la squadra. (Fcinternews.it)

Ero negli spogliatoi dove si cambiava papà. Tiravo i rigori a Bacigalupo, che faceva finta di parare e così facevo gol e tutti ridevano da scoppiare di gioia… poi io facevo di corsa il giro del campo a braccia levate… Era un gioco bellissimo… e papà e io ci guardavamo felici… Comunque quella volta del mio primo ritorno al Filadelfia dopo la tragedia nessuno del Torino venne a salutarmi. (fcinter1908)

Il ricordo di papà Valentino, nella vita di Sandro Mazzola, storica bandiera dell'Inter e figlio di Valentino, protagonista del Torino e purtroppo uno dei calciatori presenti sull'aereo della strage di Superga, avvenuta 75 anni fa oggi, "compare ripetutamente come un fiume carsico, evocato dalle date. (Fcinternews.it)

L'ex bandiera nerazzurra tra il passato all'Inter e il ricordo di papà Valentino, una delle vittime della strage di Superga. Come sempre. (Spazio Inter)

I titolari del Torino erano tutti molto dotati tecnicamente. Il portiere Bacigalupo era genovese e studiava medicina. Non si allontanava apposta dalla traiettoria della palla per compiere balzi più vistosi: era di stile sobrio e misurato: parava il parabile, come usano i grandi portieri. (La Stampa)