Ricordi di un figlio: Sandro Mazzola e l'ombra di Superga

Sandro Mazzola, ex calciatore dell'Inter, ha condiviso i suoi ricordi legati al padre Valentino, capitano del Torino, e alla tragedia di Superga.

Ritorno al Filadelfia

Sandro Mazzola ha raccontato la sua prima visita al Filadelfia, stadio storico del Torino, dopo la morte del padre. Aveva 16 o 17 anni e si trovava lì per una partita del campionato Juniores contro il Toro. L'emozione era così forte che temeva di cadere. Si trovava negli stessi spogliatoi dove si cambiava suo padre, tutto era rimasto uguale, anche dopo una decina di anni.

Ricordi di un bambino

Mazzola ha poi rievocato i momenti felici trascorsi con il padre al Filadelfia. Da bambino, Valentino lo portava agli allenamenti e gli permetteva di giocare. Ricorda come tirava i rigori a Bacigalupo, il portiere che faceva finta di parare, permettendogli di fare gol. Poi correva in giro per il campo a braccia levate, sotto gli sguardi divertiti di tutti.

Il Torino e i suoi giocatori

Sandro ha parlato anche dei giocatori del Torino, squadra molto dotata tecnicamente. Ha menzionato il portiere Bacigalupo, genovese e studente di medicina, noto per il suo stile sobrio e misurato. Ha ricordato Ballarin, terzino destro, per la sua grinta e le sue respinte energiche.

Il ricordo del padre

A 75 anni dalla tragedia di Superga, Sandro Mazzola ha condiviso i ricordi legati a suo padre Valentino, il capitano di quella squadra leggendaria. Ha raccontato come il padre lo vestisse con la divisa del Toro e lo portasse a centrocampo per schierarlo con la squadra. Prima dei derby, lui e il figlio del capitano della Juve si facevano le corna, generando la risata di tutti. Se Boniperti, da juventino, parlava bene di suo padre, allora vuol dire che era fantastico.

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