Coronavirus in Ecuador, dramma a Guayaquil: i morti bruciati in strada

Corriere della Sera ESTERI

«È difficile verificare la veridicità di tutte le informazioni che arrivano», spiega Francesco Bonini, cooperante italiano della ong toscana Cospe.

Secondo fonti della sicurezza citate dal quotidiano sono ancora 111 i cadaveri in attesa di essere prelevati dalle abitazioni.

Per il governo il rischio è arrivare a un bilancio di 3.500 morti solo nella città di Guayaquil e della provincia circostante. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Cadaveri delle vittime del Covid-19 vengono bruciati in strada perché il sistema funerario è collassato e gli obitori sono pieni. Il problema del recupero delle persone decedute in città dura da più di una settimana. (Corriere di Rieti)

Le pompe funebri non riescono a gestire l’elevato numero delle vittime anche a causa del coprifuoco e del timore di venire contagiati. Il primo aprile, BBC Mundo riportava 60 morti nella provincia di Guayas dove si trova la citta di Guayaquil e circa 1900 contagiati. (LE IENE)

Coronavirus, l'attesa disperata davanti un ospedale in Ecuador: "Se qualcuno muore è solo uno in meno". Regno Unito, crescono i contagi. Lasciato l’Estremo Oriente il virus si sta diffondendo a Ovest con velocità allarmante e ci sono Paesi sopraffatti dal contagio. (La Stampa)

La presenza della Chiesa. La Chiesa cattolica ha concentrato i suoi sforzi sia sul piano della solidarietà che su quello spirituale. Così descrive la situazione a Guayaquil padre José Barranco, missionario comboniano con sede in Ecuador, la nazione latino-americana più colpita dal coronavirus. (Vatican News)

Moltissime le persone che muoiono in casa, senza aver ricevuto cure nè assistenza. In Ecuador, a Guayaquil, i cadaveri delle persone morte in casa a causa del Coronavirus vengono gettati nei cassonetti, o bruciati per le strade. (Zon.it)

Tuttavia, per paura che i cadaveri possano essere stati colpiti dal nuovo coronavirus, anche gli stessi parenti hanno timore a lasciare i propri cari all’interno delle loro abitazioni. (MeteoWeek)