Nuova gaffe del ministero del Turismo: lo spot per promuovere l'Italia è girato in Slovenia

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Nuova gaffe del ministero del Turismo: lo spot per promuovere l’Italia è girato in Slovenia Dopo le critiche sull’utilizzo della Venere di Botticelli, un nuovo scivolone per il ministero del Turismo: una scena dello spot della campagna ‘Open to meraviglia’ è girata in Slovenia. A cura di Annalisa Cangemi Dopo le critiche sull'utilizzo della Venere di Botticelli, il cui volto, photoshoppato, è stato utilizzato per promuovere il turismo italiano trasformando la dea greca della Bellezza in una moderna influencer, il ministero del Turismo guidato da Daniela Santanchè ha fatto una nuova figuraccia. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

L’attore posta su Instagram una foto che lo ritrae mentre mangia la pizza in piazza San Marco, a Venezia: «Ve la facevo io la pubblicità... (Corriere della Sera)

Un riassunto veloce per chi si fosse distratto: non ne è stato registrato il dominio, una parte del video è in realtà girato in una cantina in Slovenia (il proprietario ringrazia per tutta la pubblicità gratis), la traduzione in tedesco era a dir poco approssimata (erano stati tradotti i nomi di alcune città italiane). (Corriere)

La nostalgia per gli Anni 2000 è un trend ricorrente negli ultimi anni e, scherzosamente, la stessa Chiara Ferragni ne vuole postare un ricordo. “Questa foto di me a 15 anni mentre cerco di assomigliare a Christina Aguilera, mi fa morire dal ridere”, commenta l’influencer sotto la didascalia del post scattato durante una vacanza ai Caraibi. (DireDonna)

E capace di sorprendere. Più moderna per immagine, o almeno ambizione. (ilmessaggero.it)

È nata da nemmeno una settimana e ogni giorno inciampa in uno svarione. Hanno provveduto a farlo alle 20.15 del 21 aprile scorso i tre titolari di Marketing Toys. (Il Manifesto)

Per questa campagna pubblicitaria, il Ministero del Turismo ha utilizzato la Venere di Botticelli con eccessiva disinvoltura, plagiando anche alcuni scatti di Chiara Ferragni. Da giorni, la Rete e i social sono occupati da critiche e da polemiche generate da «Open to meraviglia» (uno slogan infelice nel suo accostare una parola italiana e una inglese, degno del «Very Bello» di qualche anno fa). (Corriere della Sera)