Covid, gestione casi a scuola: in Puglia nuove indicazioni per i test al rientro

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Per agevolare la diagnosi, l'esecuzione dei test può essere effettuata dai pediatri o dalle farmacie della Rete regionale dei test SARS-CoV-2, su richiesta dei medici o dei pediatri.

L’obiettivo è rispettare il più possibile il bisogno della didattica in presenza, garantire la sicurezza sanitaria e limitare il contagio da Covid.

Il rientro a scuola è possibile solo con attestazione di esito negativo del test molecolare o antigenico rapido eseguito, nei tempi stabiliti, presso una struttura della Rete regionale dei test SARS-CoV-2

Il Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia comunica che sono state aggiornate le indicazioni operative per la gestione dei contatti di casi positivi nell'ambito scolastico, in applicazione delle disposizioni nazionali. (BarlettaLive)

Ne parlano anche altri media

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La verifica dei requisiti vaccinali: a chi tocca eseguirlo? Per gli altri soggetti, non vaccinati o non guariti nei termini summenzionati, si applica la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni”. (Orizzonte Scuola)

In particolare, uno dei punti contestati riguarda i docenti risultati positivi al Covid: il protocollo ministeriale - evidenzia il coordinamento - farebbe riferimento al "gruppo classe" inteso come costituito dagli studenti, mentre la Regione Puglia includerebbe anche i docenti, provocando quindi - secondo il comitato - uno sfasamento dei criteri che, ad esempio, nella scuola primaria determinano il ricorso alla Dad. (BariToday)

A sostenerlo è il coordinamento 'La Scuola che vogliamo - Scuole diffuse in Puglia', che in una nota, pubblicata da BariToday, annuncia di aver inviato nelle scorse ore una pec indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Ministeri dell’Istruzione e della Salute, ai Sottosegretari all’Istruzione, alla Presidenza della Regione Puglia, alla direzione USR Puglia, al Direttore d’Area Salute e Benessere Puglia, per segnalare "gravi difformità" individuate. (FoggiaToday)

Negli asilo nido e scuola dell’infanzia, con un caso positivo viene sospesa l’attività didattica per 10 giorni. Con due casi positivi l’attività si svolge con modalità diverse a seconda dello stato vaccinale degli alunni. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)

La scuola, per effetto dell’intervento legislativo, è abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale degli studenti in questo specifico caso. La gestione dei contatti stretti avverrà, pertanto, nel rispetto di quanto stabilito all’art. (Orizzonte Scuola)