Sevel, De Biasi (Stellantis): "Nessun ridimensionamento dello stabilimento, impatto sociale limitato"

la Repubblica ECONOMIA

Quando la crisi dei microchip cesserà, la produzione in Sevel sicuramente riprenderà

L'azienda sottolinea che la situazione è monitorata costantemente e "che l'obiettivo è tutelare l'azienda e i propri lavoratori".

"Le decisioni assunte in Sevel sono dovute alla necessità di fronteggiare una situazione, non è un ridimensionamento rispetto al percorso storico, ma la necessità di fronteggiare una situazione. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

"Le fluttuazioni dei mercati nazionali e internazionali generate dalla pandemia e dalla carenza di chip - dice l'azienda - sono fonte di un crescente senso di incertezza e l'azienda sta attuando le migliori soluzioni logistiche per difendere i propri lavoratori e l'intera organizzazione". (Chietitoday)

Ribadiamo a Palazzo Chigi la richiesta di riconvocare il tavolo auto per affrontare la questione” continua Uliano. Sarà interrotta la trasferta di circa 600 cassintegrati e 300 lavoratori su 750, tutti contratti di somministrazione, staranno a casa. (FormulaPassion.it)

Trema anche Cassino: intanto nel sito pedemontano dopo quattro giorni di stop oggi e domani si lavora. Dalla Fiom Michele De Palma e Francesca Re David spiegano: “Il problema di approvvigionamento di componenti deve essere chiarito perchè riguarda tutto il settore dell’automotive (LeggoCassino.it)

Altri 300 operai erano in “affitto” (staff-leasing appunto) da aziende esterne il cui contratto prevede proprio un utilizzo a tempo. Sevel fa tre turni al giorno (quindi lavora anche di notte), per sei giorni, il massimo perché il settimo è destinato alle operazioni di mantenimento delle linee. (Il Messaggero)

Da 18 a 15 turni settimanali, 900 lavoratori in meno, dei quali 600 verso la cassa integrazione e 300 a cui non verrà rinnovato il contratto. La novità principale è che da lunedì 27 settembre i turni di lavoro che oggi sono 18 diventeranno 15. (Primonumero)

Nuovo stop produttivo alla Sevel di Atessa che si ferma fino a martedì 21 settembre, quando il lavoro ripartirà al turno delle 5.45. La mancanza di componenti elettronici provenienti dall’Asia ha già causato numerosi fermi nello stabilimento più grande d’Europa che produce i furgoni Ducato. (AbruzzoLive)