Aste immobiliari, nel primo quadrimestre 2023 i volumi calano del 18% rispetto ai primi quattro mesi del 2022. L’analisi di Cherry Brick

BeBeez ECONOMIA

Nei primi quattro mesi del 2023, la base d’asta media degli immobili messi in vendita è ammontata a 159 mila euro, con l’Emilia-Romagna che ha preso il posto del Lazio tra le regioni con il valore di partenza più alto su scala nazionale, pari a circa 317 mila euro, in crescita del 68% rispetto ai primi quattro mesi del 2022. Seguono il Lazio (-21%), il Trentino-Alto Adige (valore stabile), la Toscana (+8%) e la Sardegna (-13%). (BeBeez)

Ne parlano anche altri giornali

I dati dell’osservatorio “Cherry Brick” è coerente con il calo dei procedimenti fallimentari rilevato dall’osservatorio di Cherry Sea Calano i fallimenti e in parallelo calano anche le aste immobiliari. (FIRSTonline)

Nel primo quadrimestre del 2023 circa 56.500 immobili sono stati oggetto di tentativi d’asta. Il valore complessivo dell’offerta minima di partenza è pari a circa i 9 miliardi di euro (-22% rispetto agli 11,5 miliardi dello stesso periodo del 2022). (Verità e Affari)

Pubblicata l’Indagine sul mercato immobiliare residenziale dei primi 4 mesi 2023. Pezzetta, i tempi previsti per l’efficientamento energetico dello stock immobiliare italiano destano forti perplessità (Confcommercio Roma)

È di 18 miliardi di euro la stima del calo del giro d’affari direttamente connesso alla compravendita di case che si potrebbe registrare nel 2023. Secondo Nomisma,quest’anno le transazioni residenziali scenderanno del 14,6% rispetto al livello record dello scorso anno: da 784 mila a 670 mila. (Corriere TV)

La Lombardia è sempre prima come numero di nuove aste. Lo rivela l’osservatorio Cherry Brick, a cura della fintech Cherry Srl, che mostra come a inizio anno le aste siano scese del 19 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. (idealista.it/news)

Un altro dato indicativo è quello relativo ai prezzi degli immobili per i quali è prevista una crescita del 5,5% nel secondo quadrimestre dell'anno. Nel dettaglio, le compravendite sono calate sia nella domanda che nell'offerta o nel migliore dei casi si sono allineati con i dati degli ultimi 4 mesi del 2022. (Tiscali Notizie)