Natale a ricavi zero: il grido di Confturismo

L'Agenzia di Viaggi ECONOMIA

Natale a ricavi zero:. il grido di Confturismo. Sotto l’albero di Natale quasi zero ricavi per il settore turistico: secondo le prime valutazioni di Confturismo, infatti, i viaggi bloccati e i trasferimenti tra le regioni inibiti di fatto fino a metà gennaio provocheranno, nelle sole strutture turistico-ricettive, mancati arrivi di 10,3 milioni di turisti – 3,9 stranieri e 6,4 italiani – che avrebbero speso non meno di 8,5 miliardi di euro. (L'Agenzia di Viaggi)

Ne parlano anche altre fonti

Ci aspettiamo interventi celeri, molti dei sostegni annunciati non sono ancora arrivati alle imprese. (Turismo & Attualità)

(Di domenica 6 dicembre 2020) ROMA (ITALPRESS) – “Nel dibattito attuale, si prende poco in considerazione l’analisi statistica e scientifica dell’impatto delle misure prese da inizio ottobre in poi per rallentare la crescita dei contagi, e soprattutto non si consideri affatto l’andamento della curva nei mesi passati, che, a ben vedere, costituisce l’elemento più eclatante e alla portata di tutti. (Zazoom Blog)

Il calo del turismo è una conseguenza inevitabile delle restrizioni anti contagio. Le vacanze di Natale sono cancellate. Il calo del turismo è una conseguenza delle restrizioni, degli spostamenti tra regioni impossibili fino a gennaio, dei mercatini cancellati nonché delle stazioni sciistiche chiuse. (LettoQuotidiano)

Secondo i conti di Confturismo, fanno ancora più temere però le valutazioni di prospettiva e di contesto che gli intervistati esprimono. Inoltre, quando si chiede al campione di immaginare il luogo della prossima vacanza, il 44% risponde una località di mare, e solo il 30% menziona la montagna. (Travelnostop.com)

Fanno ancora più temere però le valutazioni di prospettiva e di contesto che gli intervistati esprimono. Nel disegno di legge di Bilancio presentato al Parlamento dal Governo non trova spazio una “manovra” ampia e dedicata al settore. (Qualitytravel.it)

Ed è perfettamente spiegabile, se pensiamo che verso la metà di settembre molte imprese riprendono con maggiore frequenza la modalità di lavoro in presenza e nello stesso periodo riaprono le scuole”. La risalita dei contagi – questa volta con crescita esponenziale – avviene solo a partire dall’inizio di ottobre – prosegue -. (Irpiniaoggi.it)