Voli cancellati, maxi-multa da 2,8 milioni per easyJet. “Faremo ricorso”

malpensa24.it ECONOMIA

Pratica ingannevole. Per l’Antitrust si tratta, dunque, “di una pratica non solo ingannevole ed omissiva ma anche connotata da specifici profili di aggressività”.

Faremo ricorso. La compagnia britannica è in netto disaccordo con le conclusioni raggiunte dall’Autorità e presenterà ricorso.

Per questo motivo l’Antitrust ha inflitto a easyJet una multa pari a 2,8 milioni di euro.

Una sanzione pesantissima che trova in disaccordo la compagnia aerea, presente a Malpensa con la sua principale base del Sud Europa: “Presenteremo ricorso”. (malpensa24.it)

La notizia riportata su altre testate

Precisiamo: come sta easyJet, fra i maggiori vettori low cost a livello europeo? Ora, appunto, anche la compagnia inglese ha le ali azzoppate: ristrettezze, perdite e prospettive tutto fuorché rosee (Corriere del Ticino)

EasysyJet si dice “fermamente convinta di aver sempre operato in maniera corretta e nel pieno rispetto delle leggi di volta in volta vigenti, pur con le difficoltà di un quadro normativo in continua evoluzione”. (Il Fatto Quotidiano)

easyJet, nel pieno rispetto della legge, evade i rimborsi dei clienti entro 7 giorni” (L'Agenzia di Viaggi)

EasyJet replica e afferma di aver operato in maniera corretta "nel pieno rispetto delle leggi di volta in volta vigenti, pur con le difficoltà di un quadro normativo sempre diverso" La compagnia low-cost avrebbe procurato numerose cancellazioni di voli programmati con le limitazioni per i passeggeri. (Fanpage.it)

La compagnia si dichiara anche "in netto disaccordo con le conclusioni raggiunte dall'Autorità, ritenendo il provvedimento del tutto infondato" e annuncia che presenterà ricorso. (ilmessaggero.it)

Nel mirino la condotta della Compagnia di bandiera nella vendita dei biglietti aerei per voli operanti dal 3 giugno 2020.Tra le accuse mosse dall'Antitrust quella di aver proceduto alla cancellazione dei voli con informazioni "lacunose e ambigue" giustificando erroneamente la decisione con motivi legati alle restrizioni alla circolazione inerenti all'emergenza epidemica; aver fornito informazioni ingannevoli sui diritti spettanti ai passeggeri in caso di cancellazione, omettendo di prospettare in modo prioritario l'alternativa tra un nuovo volo e il rimborso in denaro e prospettando prioritariamente l'emissione un voucher; l'aver creato difficoltà di contatto attraverso i servizi di assistenza alla clientela non solo per chi chiedeva i rimborsi ma anche successivamente a chi volesse utilizzare il credito rappresentato dal voucher. (Rai News)