“Ho portato Elena a morire in Svizzera”: Cappato si autodenuncia

QuiFinanza ESTERI

È stato sempre Marco Cappato a dare la notizia di aver aiutato Elena a esaudire la sua ultima volontà.

Ho scelto la seconda”, ha scritto Elena prima di recarsi oltre confine.

Il caso e l’ultimo messaggio di Elena. “Elena ha confermato la sua volontà: è morta, nel modo che ha scelto, nel Paese che glielo ha permesso“.

L’autodenuncia di Marco Cappato. Dopo aver esaudito la volontà di Elena, Marco Cappato si è recato nella caserma dei carabinieri di via Fosse Ardeatine, nei pressi del Duomo di Milano, per autodenunciarsi

Con queste parole Elena aveva spiegato le ragioni della sua scelta di rivolgersi a Marco Cappato e recarsi in Svizzera (QuiFinanza)

Su altri media

Ancora una volta il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni ci ha spiegato che non spetta a nessuno, fuorché al malato stesso, decidere quando e come morire. «Elena è morta, nel modo che ha scelto». (Tempi.it)

Le azioni di Marco Cappato sono consistite "lunedi' mattina, alle 7, nel recarmi con la mia autovettura nel paese in Veneto di Elena, citofonarle, farla salire in macchina e accompagnarla fino a vicino a Basilea". (Tiscali Notizie)

"A Milano mi autodenuncerò per l'aiuto che ho fornito alla signora Elena, che ha scelto di interrompere le proprie sofferenze. In Svizzera è legale. In Italia rischio 12 anni di carcere", il video postato sui social da Marco Cappato (ilGiornale.it)

Cosi' l'avvocata Filomena Gallo, legale di Marco Cappato, dopo l'autodenuncia del tesoriere dell'associazione Luca Coscioni presso la stazione dei carabinieri di Milano Duomo per aver accompagnato una 69enne veneta malata terminale di cancro in Svizzera per il suicidio assistito. (Tiscali Notizie)

«Sono stato molto chiaro con i militari: il mio aiuto a Elena è stato indispensabile, anche logisticamente La signora Elena, 69 anni, originaria di in paesino del Veneto, aveva ricevuto la diagnosi di microcitoma polmonare a inizio luglio 2021. (La Stampa)

La battaglia dell'associazione Coscioni perché la "dolce morte" sia legale anche in Italia va avanti da anni senza ancora arrivare a un punto fermo La parola adesso passa alla legge italiana che, sostiene Marco Cappato, "crea discriminazione fra i malati": non tutti possono sostenere i costi del viaggio in Svizzera (Tiscali Notizie)