Spazzacorrotti, ora la Consulta boccia la retroattività

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Ma secondo la Corte Costituzionale la norma, che prevede il carcere per i reati di corruzione contro la pubblica amministrazione, non può avere effetti retroattivi.

Di "bocciatura del giustizialismo manettaro del M5S" parla il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Maria Stella Gelmini.

Per Vittorio Manes, uno degli avvocati difensori delle parti, il pronunciamento della Consulta sarebbe stato "cruciale" proprio "per la tenuta dello Stato di diritto di fronte all'arbitrio punitivo dello Stato" . (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altri media

E ora anche la Corte costituzionale mette una pietra tombale sulla riforma grillina. La Corte Costituzionale boccia la riforma voluta dal ministro grillino, un obbrobrio giuridico anticostituzionale. Occhio, la spazzacorrotti è incostituzionale. (Tempi.it)

CONSULTA, COMUNICATO STAMPA 12 FEBBRAIO 2020 > > SCARICA IL TESTO PDF Con il comunicato stampa 12 febbraio 2020 (testo in calce), l’Ufficio Stampa della Corte costituzionale ha reso nota la dichiarata illegittimità ai precetti della Costituzione, della retroattività della Legge 9 gennaio 2019, n. (Altalex)

La Spazzacorrotti, entrata in vigore il 31 gennaio 2019, equipara la corruzione a reati come mafia, terrorismo e traffico di droga. Sulla retroattività della legge alla Corte costituzionale sono arrivati 17 ricorsi dai tribunali di sorveglianza. (Il Sole 24 ORE)

In particolare, era stata denunciata la mancanza di una disciplina transitoria che impedisca l'applicazione delle nuove norme ai condannati per un reato commesso prima dell'entrata in vigore della legge. (La Stampa)

Quella era un'interpretazione che facevano i giudici, non c'è una norma a riguardo nello spazzacorrotti», spiega il ministro in Transatlantico a Montecitorio. Secondo i giudici delle leggi è illegittima, in particolare, l'applicazione retroattiva della norma che ha esteso ai reati contro la Pa le preclusioni previste dall'articolo 4-bis dell'Ordinamento penitenziario rispetto all'adozione dei benefici e delle misure alternative alla detenzione. (Il Sole 24 ORE)

Lo ha stabilito la Corte costituzionale dopo aver esaminato le censure di nove tribunali di sorveglianza che si erano rivolti alla Consulta esprimendo dubbi di costituzionalità sulla mancanza di una disposizione transitoria. (Sky Tg24 )