Processo civile: con la riforma si saprà quanto dura la causa

La Legge per Tutti INTERNO

Il disegno di legge delega prevede l’obbligo per il giudice di stabilire il calendario delle udienze.

La legge delega, infatti, prevede espressamente che il giudice avrà l’obbligo, quando provvede sulle istanze istruttorie delle parti, di predisporre il calendario delle udienze.

A questo punto, dovrà indicare precisamente i tempi e cioè le date in cui si svolgeranno queste udienze.

Il presidente Conte lo ha definito “un provvedimento che segna una svolta per l’accelerazione dei tempi della giustizia civile”. (La Legge per Tutti)

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Ma quel che più cambierà il modo di lavorare degli avvocati e dei giudici è che dovranno scrivere poco: la digitalizzazione vuole atti sintetici e rispettosi di modelli informatici. Primo grado del processo civile in meno di un anno. (Italia Oggi)

La riforma "per il 90% degli italiani è la priorità nel sistema giustizia" ha detto lo stesso Bonafede, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. L'obiettivo "è quello di dimezzare i tempi del processo" ha detto il ministro Bonafede, aggiungendo che nel ddl di riforma sono previste "sanzioni" per chi intraprende cause temerarie. (Adnkronos)

Riforma del processo penale, ennesima fumata nera. Più controversa la questione del processo penale, sulla quale non è stato ancora raggiunto un accordo, nemmeno parziale. Se da una parte la riforma del processo civile sembra essere convincente, dall’altra quella del processo penale continua a dividere la maggioranza. (Money.it)

Una riforma, ha assicurato il guardasigilli Alfonso Bonafede, considerata «prioritaria dal 90% degli italiani». BONAFEDE: «SI PASSA DA TRE A UN SOLO RITO». «Siamo al lavoro e sono sicuro che raggiungeremo un’intesa per poter garantire la ragionevole durata dei processi», ha ripetuto Bonafede. (Lettera43)

"Per il processo di appello si seguono le regole del primo grado: attualmente il filtro di ammissibilità doveva servire a snellire e invece ha fatto il contrario. (Corriere TV)

Il processo di cognizione di primo grado, troppo complesso, viene sostituito con un rito semplificato, ispirato a quello del lavoro. Nel giudizio di appello invece non potranno essere riproposte domande e eccezioni assorbite dalla decisione di primo grado. (Giornale di Sicilia)